Regia di Marcel L'Herbier vedi scheda film
Versione aggiornata del romanzo di Zola: lo speculatore Saccard, in gravi difficoltà per la manovre del rivale Gunderman, punta a risollevarsi finanziando la spedizione in Guyana di un aviatore alla ricerca di filoni petroliferi. Poi ci sono le donne: la moglie dell’aviatore, che desidera arricchirsi ma ha ancora qualche scrupolo di coscienza, e una baronessa che cerca sempre di trovarsi dalla parte del vincitore. Notevole descrizione delle ritualità sociali di un capitalismo già impazzito alle soglie della crisi del 1929, che un montaggio quasi frenetico per l’epoca rende simile a un balletto grottesco: Saccard e Gunderman sono i nuovi condottieri del mondo contemporaneo (il primo, non a caso, ha una statuetta di Napoleone sulla scrivania), e le borse sono campi di battaglia nei quali ci si scontra secondo le regole di un gioco spietato per quanto incruento. Impressionante l’anticipazione di certi meccanismi del mondo attuale: il fatto che la reputazione di ricchezza possa essere più utile della ricchezza stessa; l’importanza dell’accesso tempestivo alle informazioni, perché certe decisioni vanno prese nel giro di pochi minuti; l’immaterialità del denaro (se ne parla continuamente, ma in quasi tre ore non si vede neanche una banconota).
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