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Trama

#Il banchiere Saccard si trova sull'orlo del fallimento e cerca di riemergere.

Note

Tratto dal romanzo omonimo di Emile Zola. L'Herbier è una tra le personalità di spicco del cinema francese dell'ultimo periodo del muto, assieme ad Abel Gance, Germaine Dulac e Louis Delluc. Le sue tecniche sono formaliste, poetiche, esplorazioni visive delle tecniche più ricercate e spesso deliranti, influenzate tanto dalla letteratura francese simbolista quanto dal cinema americano. _L'argent_, restaurato di recente nella sua versione estesa di oltre 3 ore, resta il film più sorprendente del regista, anche per il modo in cui la visione spietata di Zola è trasfigurata nel cinema e trasmessa fino ai nostri giorni.

Commenti (2) vedi tutti

  • A lungo dimenticato, L'Argent è una delle più grandi produzioni del cinema muto. Un kolossal in cui tutto sorprende, oggi forse più di ieri, e tutto esprime l'ambizione smodata del regista Marcel L'Herbier. Quasi tre ore di durata, sfarzosi ambienti e costumi modernisti, vorticosi e modernissimi movimenti di macchina.

    leggi la recensione completa di casomai
  • Voto 7. [14.11.2010]

    commento di PP
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La recensione più votata è positiva

ed wood di ed wood
8 stelle

Opera di sintesi quella di L'Herbier, unisce abilmente gli estremi di Stroheim, Murnau e Eisenstein. Il naturalismo perverso dell'austriaco-statunitense  (d'altra parte, condiviso con il grande Zola, da cui è tratto il soggetto del film), l'espressionismo del quotidiano del tedesco, il didascalismo formalista ed enfatico del sovietico si amalgamano alla perfezione in un film forse non intenso… leggi tutto

4 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

mm40 di mm40
6 stelle

Saccard è un banchiere e un affarista senza scrupoli; dopo un rovescio di fortuna, finanzia una spedizione aerea transatlantica in vista di un grosso affare in Sudamerica. Ma ciò che realmente gli interessa è una donna sposata.   Parabola sulla cupidigia insensatamente eccessiva dell'essere umano e sulla decadenza morale che è fedele compagna del denaro,… leggi tutto

2 recensioni sufficienti

2016
2016

Recensione

mm40 di mm40
6 stelle

Saccard è un banchiere e un affarista senza scrupoli; dopo un rovescio di fortuna, finanzia una spedizione aerea transatlantica in vista di un grosso affare in Sudamerica. Ma ciò che realmente gli interessa è una donna sposata.   Parabola sulla cupidigia insensatamente eccessiva dell'essere umano e sulla decadenza morale che è fedele compagna del denaro,…

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Utile per 1 utenti

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casomai di casomai
8 stelle

A lungo dimenticato, L'Argent è in realtà una delle più grandi produzioni del cinema muto. Un kolossal in cui tutto sorprende, oggi forse più di ieri, e tutto esprime l'ambizione smodata del regista Marcel L'Herbier. Le quasi tre ore di durata, lo sfarzo degli ambienti e dei costumi modernisti, i movimenti disinvoltamente vorticosi delle macchine da presa portatili…

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2015
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jonas di jonas
8 stelle

Versione aggiornata del romanzo di Zola: lo speculatore Saccard, in gravi difficoltà per la manovre del rivale Gunderman, punta a risollevarsi finanziando la spedizione in Guyana di un aviatore alla ricerca di filoni petroliferi. Poi ci sono le donne: la moglie dell’aviatore, che desidera arricchirsi ma ha ancora qualche scrupolo di coscienza, e una baronessa che cerca sempre di…

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2013
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chribio1 di chribio1
5 stelle

Dunque,e' mai possibile che mi tocca tenere un Film che non mi ha per nulla entusiasmato,SOLAMENTE per quel CAPOLAVORO di BRIGITTE HELM !!! Per il resto la Pellicola e' lunghissima ed alquanto difficile da sostenere (anche per me che da qualche anno a questa parte,riesco a capire molto meglio un certo Cinema d'antan ...) !!! voto.5.

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locandina
Foto
2012
2012

Recensione

ed wood di ed wood
8 stelle

Opera di sintesi quella di L'Herbier, unisce abilmente gli estremi di Stroheim, Murnau e Eisenstein. Il naturalismo perverso dell'austriaco-statunitense  (d'altra parte, condiviso con il grande Zola, da cui è tratto il soggetto del film), l'espressionismo del quotidiano del tedesco, il didascalismo formalista ed enfatico del sovietico si amalgamano alla perfezione in un film forse non intenso…

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2011
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sasso67 di sasso67
8 stelle

L'Herbier, pur essendo un uomo di formazione giuridica, fu un cineasta sperimentatore, uno che lasciò il segno, soprattutto nel cinema muto. Lo dimostra anche in questa trasposizione filmica di un romanzo di Zola, facente parte dei Rougon-Macquart, il ciclo narrativo teso a stigmatizzare la corruzione dei costumi e l'ingiustizia sociale della Francia del secondo impero. Nel film si dice…

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