Regia di John Ford vedi scheda film
Piccolo capolavoro poco conosciuto di Ford. Durante la prima guerra mondiale, una pattuglia inglese nel deserto della Mesopotamia subisce degli attacchi da parte di invisibili Arabi. Rifugiatasi in un'oasi, continuerà ad essere falcidiata dagli attacchi dei cecchini arabi che si tengono al riparo delle dune. Un film solido come il suo protagonista (lo straordinario McLaglen), teso, asciutto e breve - in tv dura circa un'ora e dieci - con il quale Ford e il suo sceneggiatore Dudley Nichols (autore di altre opere fordiane, tra le quali i due capolavori "Il traditore", del 1935, e "Ombre rosse", del 1939) riescono a creare un microcosmo credibile con personaggi ben delineati, nonostante il poco tempo impiegato: il solido sergente di buon senso, condottiero di questa piccola Anabasi nel deserto, che riesce a sdrammatizzare le situazioni più difficili, il pazzo fanatico religioso Sanders, interpretato da un bravissimo Boris Karloff, il disincantato epicureo George Brown che non si sa da dove venga e dove vada, il simpatico Morelli ecc. Ovviamente il film risente di alcuni "difetti" dell'epoca: non si vede una goccia di sangue (le pallottole pizzicano corpi e uniformi senza lasciare traccia, se non nel ridurre i corpi in sacchi vuoti), mentre i soldati, pur in una situazione così difficile e sotto pressione sia fisica che psicologica mai si abbandonano a dire parolacce. Un Ford sicuramente da recuperare.
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