Howard Roark è un architetto dalle idee avveniristiche ma tanto alieno ai compromessi da non riuscire a ottenere commesse da parte di clienti che vorrebbero affidargli lavori tradizionali. Per campare deve perciò adattarsi a un lavoro manuale. Un prestanome gli permette di tornare all'architettura, ma si verifica un nuovo e più violento scontro con gli imprenditori che hanno imposto modifiche non coerenti con le sue idee. Solo alla fine Roark riesce a far prevalere le sue convinzioni trovando, per giunta, anche l'anima gemella.
Note
Film emblematico del "sogno americano" e della sua realizzazione a oltranza. Da notare, nelle scelte stilistiche, un certo richiamo alle grandi scuole cinematografiche: i formalisti russi e gli espressionisti tedeschi.
Film a tesi: equivoca e resa con banalità. Personaggi tagliati, perlopiù, come "con l'accetta", come suole in calco al materialismo cui aspira la narrativa di Ayn Rand, qui anche sceneggiatrice. Allato interpretativo, valida prova di Raymond Massey (qui, come magnate tormentato e infine suicida): il solo a salvarsi, in questo greve fumettone.
Film straordinario. C'è tutto: il melodramma, la tragedia, l'eroismo, l'amore. Il meglio (o il peggio) della spirito individualista e libero degli USA1
Affascinante connubio vidoriano tra passione ideologica e carnale, tra arte del montaggio, della luce e della struttura architettonica in movimento per immagini, arte della costruzione materiale, salda alla concretezza e svettante nel mondo delle idee pure e arte delle vibrazioni fisiche e interiori, degli incastri numerici base di architetture sonore (curate da Max Steiner). Una storia di… leggi tutto
Artefatto e forzato sotto troppi punti di vista. I dialoghi sono finti e retorici, la storia si basa su una distinzione troppo netta tra il protagonista (unico genio progressista del tuo tempo e anima perfettamente limpida) e tutti gli altri (gretti, conservatori e nel migliore dei casi codardi) e la storia d'amore non regge per nulla oltre a basarsi su stereotipi di genere che oggi suonano… leggi tutto
Un film declamatorio e retorico basato su un assurdo amore folle irrealizzato perché la donna rifiuta coinvolgimenti emotivi, e sviluppato su una vicenda assurda e per una tesi sballata, forzata e travisata: l'indipendenza dell'artista viene travisata in esaltazione dell'individualismo più sfrenato ed egoista, contro gli interessi sociali, forse per gratuita e tardiva adesione al… leggi tutto
Classe 1984 di Wilmington, Delaware, she's the girl, "...and Aubrey was her name".
Per lei parlano i suoi film.
In attesa del proletticamente mitopoietico "Megalopolis" francisfordcoppoliano e di "Olga Dies…
Ogni tanto si dice che un film è "da far vedere nelle scuole" per l'alto valore pedagogico, educativo e morale. Io non sono insegnante, ma se lo fossi, ecco un'idea di raccolta che presenterei…
Asseverati i requisiti tecnici per gl’interventi volti a mirare il via libera per l’applicazione dell’aliquota di detrazione al 110% del super-bonus edilizia la variegata pagura umanità…
Un'accipitridica elica in picchiata: una caduta libera nel depositarsi del tempo.
Quasi tutto è dimenticato, svanito. Avvicinarsi è impossibile. E il poco che resta potrebbe portare fuori strada.…
.I. La Formicolante (frammentata, frammentaria) Realtà. “Un cineasta (Antonioni) mi ha interpellato per un film: ma dei cinematografari poco mi fido.” - C.E.G. Per principiare, citiam…
Spesso mi domando da dove venga il mio interesse per l'architettura. Mi appassiona, mi affascina anche se i miei studi sono andati in tutt'altra direzione. Ma quando passeggio, sia da solo che con gli amici, mi scopro…
Artefatto e forzato sotto troppi punti di vista. I dialoghi sono finti e retorici, la storia si basa su una distinzione troppo netta tra il protagonista (unico genio progressista del tuo tempo e anima perfettamente limpida) e tutti gli altri (gretti, conservatori e nel migliore dei casi codardi) e la storia d'amore non regge per nulla oltre a basarsi su stereotipi di genere che oggi suonano…
Architetto anticonformista e originale ne subisce di tutti i colori (campagne denigratorie, ripudio, processo, ma ci mette anche del suo...), prima di riuscire ad affermarsi e ed ottenere il riconoscimento pubblico. Facile vedere in questo film, e nel libro, il manifesto programmatico per qualsiasi artista, o sedicente tale, che vuole seguire la propria strada e fare da pioniere, che cerca di…
"Migliaia d'anni fa un uomo riuscì a scoprire il segreto del fuoco. Forse lo bruciarono con quel legno che egli aveva insegnato ad accendere, ma lasciò all'umanità un dono insperato, e con esso liberò dal buio la terra." un film arduo!!!! lo consiglio!!!!!
Il film tratta alcune importanti tematiche ma, a mio avviso, solo una è l'asse portante : l'individualismo contrapposto al cooperazionismo, le altre, l'amore, la forza innovatrice, la lealtà, la perseveranza, ecc, fanno da preziosa cornice ad un' opera che ha nella sua chiarezza narrativa l'elemento distintivo. La retorica si manifesta tramite dialoghi molto chiari che danno allo spettatore la…
Affascinante connubio vidoriano tra passione ideologica e carnale, tra arte del montaggio, della luce e della struttura architettonica in movimento per immagini, arte della costruzione materiale, salda alla concretezza e svettante nel mondo delle idee pure e arte delle vibrazioni fisiche e interiori, degli incastri numerici base di architetture sonore (curate da Max Steiner). Una storia di…
"The Fountainhead"("La fonte meravigliosa") diretto nel 1949 da King Vidor,mi è piaciuto molto. La storia si svolge a New York e racconta di Howard Roark che è un architetto idealista ma tanto alieno ai compromessi da non riuscire a ottenere commesse da parte di clienti che vorrebbero affidargli lavori tradizionali. Per campare deve perciò adattarsi a un lavoro manuale. …
L’opera non sempre è il frutto concreto del pragmatismo; a volte è, invece, l’oggetto che dà corpo ad un’idea, la porzione di realtà in cui si materializza un sogno creativo. Per l’architetto Howard Roark, progettare e costruire significa trasformare in palazzi e grattacieli la sua personale visione dello stile, dell’eleganza e della…
UN TETTO SUL TETTO DEL MONDO
Un architetto si fa strada senza scendere a compromessi con la sola forza del suo genio. Attorno a lui si muovono manipolatori senza scrupoli, editori vampirizzati dai loro lettori, intellettuali depressi e un piccolo esercito di mediocri opportunisti. Qualcuno lo ha visto come un film fascista; superomismo e disprezzo per le masse. Di sicuro Vidor esalta…
tema interessante e poco sfruttato al cinema anche x la difficolta' sul capire certe tematiche che solo chi e' architetto puo' sapere,ma il film in se' si perde spesso in ghirigori di stile ad effetto e poco importanti nella resa dello stesso.voto.5.
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Commenti (4) vedi tutti
Film a tesi: equivoca e resa con banalità. Personaggi tagliati, perlopiù, come "con l'accetta", come suole in calco al materialismo cui aspira la narrativa di Ayn Rand, qui anche sceneggiatrice. Allato interpretativo, valida prova di Raymond Massey (qui, come magnate tormentato e infine suicida): il solo a salvarsi, in questo greve fumettone.
commento di feliniVoto 8+ Esagerato
commento di luca826Film straordinario. C'è tutto: il melodramma, la tragedia, l'eroismo, l'amore. Il meglio (o il peggio) della spirito individualista e libero degli USA1
commento di duccio55Melodramma dai toni alquanto esagerati, in cui tutto, a partire dalla recitazione è volutamente sopra le righe.
commento di scream