Regia di Tim Burton vedi scheda film
Un cortometraggio di 30 minuti scarsi che contiene in embrione tutte le caratteristiche del cinema di Tim Burton che verrà.Girato in un bianco e nero vintage è una favola horror per bambini(l'ossimoro è del tutto voluto) che prende le mosse dal Frankenstein risalente al cinema muto e si pone idealmente tra questo e il Pet Semetary tratto da un romanzo di Stephen King.E non è un caso che lo stesso scrittore del Maine abbia raccomandato il giovane Burton per dirigere la trasposizione cinematografica del personaggio di Pee Wee,suo successivo capitolo nella carriera da regista.E forse non è neanche un caso che King rivisiti in chiave orrorifica questa storia in un suo bel romanzo poi trasposto con fortuna la cinema da Mary Lambert.La storia è quella di un bambino di nome Victor che di cognome casualmente si chiama Frankenstein e che ,una volta morto Sparky,il suo bull terrier investito da un automobile,ha l'idea di riportarlo in vita con l'elettricità ,come fa il suo professore di scienze con le rane.E incredibilmente riesce nell'impresa.Il cane è rattoppato,ricucito qua e là e perde acqua dai lati del collo quando beve ma è il cane di sempre.Il problema è farlo accettare ai suoi genitori e ai vicini impauriti.Il lieto fine è d'obbligo ma è presente già quella vena grottesca e di ironia beffarda che caratterizzerà molto del cinema di Burton.L'orrore,come la bellezza è nell'occhio di chi lo guarda e il cane pur non facendo nulla scatena il finimondo.Nella caratterizzazione dei vicini già si anticipa l'estetica di Edward mani di forbice.
notazioni gustose e un atmosfera mutuata dagli horror dei tempi che furono
un po'in disparte
non eccezionale
è bravo il bambino
comparsata
non male
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