Regia di David Lean vedi scheda film
Charles Laughton diretto da David Lean in una commedia teatrale e acidula a proposito di emancipazione e ascesa sociale.
Dal punto di vista formale l'ho trovato molto ben diretto e recitato, com'era lecito attendersi da David Lean e da attori poco conosciuti oggi ma di sicuro valore.
Il tono di commedia acidula mi ha lasciato un po' confuso all'inizio, perché questa volta non me lo attendevo da parte del regista, che non è certo noto come autore di commedie. Alla fine, l'ho praticamente digerito.
Qualche problemino lo presenta secondo me la sceneggiatura, che è un po' troppo occupata a mettere in scena continue schermaglie, tra Hobson e praticamente tutti gli altri, ricche signore e comari del popolo, e persino tra i due neo-sposi. Di dialoghi veri e propri ce ne sono pochi. Il vecchio padre e padrone finisce per diventare il bisbetico domato, e meno, forse, il tiranno convertito. È comunque evidente, forse troppo, l'intento del film di ridicolizzare il vecchio, e mostrarlo come una tigre di carta. C'è anche un retrogusto teatrale in questa sceneggiatura, che sembra pensata per le tre pareti del palco più che per il cinema vero e proprio.
Al di là di questo, è comunque piacevole da guardare, specie per le già citate doti formali (compresi dei movimenti di macchina precisi come un orologio).
Recentemente ne è uscita una versione restaurata a dovere, che ha di fatto avviato il rilancio di una pellicola abbastanza caduta nel dimenticatoio.
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