Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Come ne "Il Sepolcro Indiano" anche in questa pellicola complementare Lang mostra i suoi (pochi) punti deboli, costruendo una storia che funziona e per certi versi avvince ma manca di qualche dettaglio che ne potrebbe arricchire l'intarsio. I personaggi sono molto stilizzati e con un approfondimento psicologico nullo, le atmosfere non sono rese al meglio ed anche la storia, tutto sommato, non ha punti di forza rilevanti. Sono altri i generi in cui il maestro sapeva dare il meglio ed anche l'uso del colore sembra mortificare la pellicola laddove dovrebbe avvenire l'esatto opposto vista la grande ricchezza di colori e luci che lo sfarzo della magione del maharaja mostrano allo spettatore. La critica lo demolì in un primo momento per recuperarlo più avanti ma francamente ritengo che ci avessero visto giusto a primo acchito. E' una pellicola minore di un maestro immenso del cinema. Non necessaria come altri suoi lavori. Nota al margine, la tigre del titolo non è quella che perseguita la danzatrice ed il suo seguito nelle prime battute ma lo stesso Chandra.
Non all'altezza del suo genio.
Sinuosa e conturbante.
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