Regia di Amleto Palermi vedi scheda film
Il conte Raimondo, passata la sessantina, si ritrova a fare il gagà con una piacente cantante che insidia suo genero Giorgio. Il maturo dongiovanni, in un modo o nell'altro, convincerà la donna a lasciar perdere Giorgio, ma solo per passare a un altro corteggiatore.
Classica trovata dell'epoca, quella di ambientare una pellicola all'estero (in questo caso in Francia) e in un altro momento storico, in genere precedente di qualche decennio (e qui si parla del 1898), giusto per evitare che la censura fascista prendesse troppo sul serio una trama a base di intrighi sentimentali che poco si addicevano all'italico, rigoroso costume. Follie del secolo è una regia del maturo Amleto Palermi (classe 1889, esordì nel muto) che confeziona un ottimo lavoro partendo da un testo teatrale di Alessandro De Stefani tradotto in sceneggiatura dallo stesso autore e da un poker di firme composto da Mino Doletti, Michele Galdieri, Tomaso Smith e dallo stesso Palermi (crediti ricavati da Imdb, ma non presenti tra i titoli di testa). Si tratta di una commedia in salsa sentimentale ma decisamente leggera, spassosa in certi momenti e ben costruita dal punto di vista della logica della trama; lascia il tempo che trova, è senz'altro vero, ma è pur sempre un validissimo prodotto del suo genere e di quel periodo storico per il nostro cinema. A farla da padrone sullo schermo sono Armando Falconi, Paola Barbara e Sergio Tofano: tris d'eccezione, a tutti gli effetti, contornato da elementi di spicco quali Dina Sassoli, Otello Toso, Olga Vittoria Gentili, Carlo Romano e Bella Starace Sainati. Un'ora e mezza circa di disimpegno completo, godibile ancora oggi. 5,5/10.
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