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Cannibal Holocaust

Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film

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Karl78

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La recensione su Cannibal Holocaust

di Karl78
1 stelle

Rivisto dopo aver visto The Green Inferno, che in confronto è un capolavoro (e non è che mi sia poi piaciuto, quindi è tutto dire...). Tolto il fatto che è uno dei primi esemplari di found footage, che se vogliamo può esser considerato come punto a favore, che resta? Onestamente non capisco come possa esser ritenuto un buon film da molti patiti dell'horror, critici e non. E questa volta riguarda la critica estera più che quella italiana, anche se nel complesso i voti son comunque bassini anche fuori ed è ben lungi dal venir considerato un capolavoro al di fuori di ristrettissime nicchie. Questo semmai è un mito nella testa di Deodato e forse lo era in quella di Sergio Leone - anche i grandi fanno cazzate -, come non perde occasione di ricordare il Deodato tra un'autoincensazione e l'altra (alla domanda: sei soddisfatto del risultato finale del film? Deodato risponde: Cannibal Holocaust è un film splendido. Ancora oggi rivedendolo stento a capire come possa essere riuscito a girarlo con tanta maestria e genialità registica. Nessuno avrebbe potuto realizzarlo meglio. Sergio Leone lo vide in anteprima e lesse nel futuro. “Caro Ruggero questo film sarà il tuo cavallo di battaglia ma ti causerà gravi problemi con la Giustizia”. Aveva perfettamente ragione).

 

Io sono un patito dell'horror, il film per stessa ammissione di Deodato non è e non voleva essere un horror, quindi? E' una critica ai mass media, dice. Bene, lodevole. Dopo Citizen Kane/Quarto potere e Network/Quinto potere, ecco che arriva Cannibal Holocaust (che esce nel 1980 non negli anni '40, per cui ingiustificabile da qualsiasi punto di vista lo si voglia guardare). E le uccisioni degli animali (non sono vegetariano, non ho animali domestici, aborro chi mette i vestitini agli animali, li umanizza e li porta pure in seduta dal terapista) in diretta che c'entrano, con la critica e con lo svolgimento del film? Un tubo, è evidente per qualsiasi persona lo abbia visto. Sono messe lì in modo criminale (se si voleva fare un documentario bisognava procedere per altra via) un po' come tutto il resto, ovvero a caso, per disturbare e shockare non si capisce chi e per qual fine. La critica a mass media e certi documentari? Ma ci faccia il piacere...

 

Il punto non è la violenza, realistica o meno che sia, il punto è qual è lo scopo? Nei film horror spaventa, angoscia, esorcizza, diverte diventando esagerata e grottesca e non prendendosi sul serio. Qui al contrario ci si prende dannatamente sul serio cercando il realismo ad ogni costo, si vorrebbe far credere a fini di critica socio-culturale. Ma la violenza che disturba non è quella compiuta dai "giornalisti/documentaristi" a danno delle popolazioni locali, è esattamente tutto il contorno di inutili scenette di cui si nutre la maggior parte del film, che senza di esse semplicemente non esisterebbe. Disturba perché è un'accozzaglia di roba senza capo né coda messa lì in bella mostra senza alcun senso e legame, e una sequenza slegata di azioni a casa mia non è un film, al massimo è una collezione di figurine. Disturba perché  si vuol far passare tutto ciò per critica. Disturba il tentativo di presa per i fondelli di chi il film lo ha realizzato. Almeno si ammettesse l'evidenza.

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