Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film
'Cannibal Holocaust' di Ruggero Deodato, le cui vicissitudini postproduttive - tra cui processi, condanne, ritiro delle pellicole dai cinema e successive riabilitazioni, censure in svariati paesi del mondo nonché le riprovevoli uccisioni di animali - lo hanno reso ben più famoso che per le sue doti filmiche intrinseche, ha dalla sua il merito di aver anticipato di circa una ventina d'anni film come 'The Blair witch Project' o [Rec], basati sull'idea del Found Footage, cioè del ritrovamento di un (finto) documento filmato, celante storie raccapriccianti.
Il film - incomprensibilmente definito un horror nella scheda - è diretto con mano sicura e buon senso del racconto da parte di Deodato e si avvale anche della bella colonna sonora di Riz Ortolani, dai toni melodiosi, che fa da contrappunto alle immagini, ma spesso eccede in sensazionalismi e sgradevolezze varie, perpetrate nei confronti tanto di animali quanto di essere umani. Omicidi, violenze sui malcapitati di turno che culminano in stupri da parte della spedizione formata da tre uomini e una donna, che, alla fine, verrà ripagata della stessa moneta, in un crescendo fatto di crudo realismo, dove l'occhio di chi guarda è messo a dura prova.
Interessanti le trovate della pellicola graffiata e traballante, che suggerisce l'idea dell'effetto realtà e senza infamia e senza lode le tanto criticate prove recitative del cast, mentre la morale secondo cui sono i civili, gli abitanti delle metropoli occidentali ad essere i veri selvaggi e non gli indigeni delle foreste, appare un po' semplicistica e riduttiva rispetto ad un fenomeno così complesso come quello dell'Imperialismo.
Voto. 6,5.
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