Regia di Edgar G. Ulmer vedi scheda film
Noir d'epoca, valorizzato dall'interessante interpretazione di Carradine e dalla sapiente e pregevole regia.
Parigi: un pittore traumatizzato da una delusione d'amore commette un omicidio. Viene ricattato da un tutor che smercia le sue opere d'arte ma ad ogni ritratto di donna l'impulso omicida fa la sua comparsa e l'artista uccide le modelle. I cadaveri delle vittime vengono gettati nella Senna. L'assassino abbandona la pittura e si dedicata alle marionette per cercare di interrompere la catena di delitti.
Curioso noir girato, con budget inesistente, in una settimana da Ulmer e reso particolarmente interessante dall'interprerazione di Carradine nel ruolo di villain. Pur essendo opera minore ha un suo fascino, reso in particolare da un curioso inserto "teatrale" sul Faust interpretato da burattini. Cervellotico il piano (fallito) messo in opera dalla polizia aiutata invece da una "cravatta" risolutrice. Veloce (e a mio avviso malcompiuto) il finale. Non certo un capolavoro, ma interessante per l'opprimente atmosfera generata dal sapiente contrasto di luci (spesso ben utilizzate per mettere in rilievo gli occhi misteriosi di Carradine) che valorizzano al massimo il bianco e nero...
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