Regia di Andrzej Zulawski vedi scheda film
La nota blu è stato definito come opera di uno Zulawski meno urlante o anche più immobile, ma a me non pare proprio: anche qua il regista polacco mette in scena azioni simultanee e spesso parossistiche o eccentriche o schizofreniche, anche se non mancano i momenti riflessivi. Con questo non voglio parlare male del film, anzi... La nota blu fa riferimento ad una particolare nota musicale che solo George Sand percepiva alla fine dei concerti privati salottieri di Chopin, alla quale attribuiva il colore blu, una vera e propria sinestesia; il film però mostra più il rapporto tra Solange Sand e il musicista malato, un amore impossibile, una relazione tra genio affermato e giovane ambiziosa e in cerca d'amore, metafora anche del legame tra Zulawski e la Marceau, una relazione circondata da grandi geni e presenze fantasmatiche che guidano le vite di tutti. Chopin è interpretato da un vero pianista (Janusz Olejniczak) e il film ne giova in intensità e immediatezza. Sophie Marceau è una Solange eccellente e la Pisier non sfigura. Il Mereghetti lo snobba del tutto. 7 1/2
Chopin, Bellini, Donizetti, Rossini.
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