Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
Stupendamente sconvolgente o, se preferite, sconvolgentemente stupendo il "Cuore Sacro" di Ozpetek... Mi son sentito veramente trasportato non tanto dalla storia quanto dal messaggio che lancia il film. In effetti, la differenza tra questa e le opere immediatamente precedenti del regista italo-turco ("Le fate ignoranti" e "La finestra di fronte") sta che le altre si limitano, per così dire, a raccontare una storia particolare ed emozionante, mentre "Cuore Sacro" ha la pretesa di dare un esempio di vita, di come dovrebbe essere la nostra esistenza e di come non dovrebbe essere il nostro mondo. In questo senso può sembrare un film presuntuoso o addirittura blasfemo, se si considera che la protagonista Irene (che in greco significa "Pace") può essere definita una Madonna dei giorni nostri. Comunque ci son tanti altri messaggi nascosti e non, ma quando si dedica un film agli sgusciati (visibili e invisibili, reali e surreali) non potrebbe essere altrimenti. Gli attori li ho trovati tutti perfetti e ben guidati, i dialoghi (curati dal regista e da Gianni Romoli) molto profondi e semplici (solo in questo modo le parole vanno dritte al cuore...), la regia sensibile (come sempre del resto) e toccante: secondo me, la miglior prova dell'italo-turco dietro la macchina da presa. Un film che arrichisce l'anima di ognuno di noi, non da vedere con gli occhi ma da sentire col Cuore, quello "Sacro"... Voto: 8.5.
L'ho trovata toccante fin dall'inizio, fin dal pezzo d'apertura per intenderci. M'è piaciuta veramente tanto, emozionandomi quanto il film: un bravo e un grazie, quindi, anche ad Andrea Guerra.
A differenza di altri film di Ozpetek, non cambierei una virgola anche perché si rischierebbe di non "leggere" più il film... Ma ho trovato un pò esagerata la scena della metropolitana: troppo ad effetto.
Riscoperta proprio da Ozpetek, ha una piccola parte ma anch'essa importante: serve a risvegliare Irene...
Un rientro alla grande, considerando che ricopre un ruolo importante al fine supremo del film (un cattivo ben interpretato e convincente serve a far risaltare ancor di più i personaggi positivi).
Sorprendente la sua prova, visto il personaggio abbastanza complesso che interpreta... Algida all'inizio e luminosa alla fine (il classico esempio di due personaggi in uno)... Brava e bella, da vedere in altre occasioni.
La miglior prova dell'italo-turco dietro la macchina da presa: dedica un film agli sgusciati (visibili e invisibili, reali e surreali) e già questo pone a suo favore... Ma girandolo con la mano giusta, quella della sensibilità (come sempre del resto), riesce a toccare le corde giuste e a rendere "Cuore Sacro" un piccolo gioiello di poco valore materiale ma di grande spessore spirituale: Vi pare poco?..
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