Irene Ravelli ha ereditato dal padre uno spiccato senso degli affari, che applica con profitto nella sua azienda milanese. Dopo aver ottenuto il dissequestro dell'antica dimora di famiglia, a Roma, scopre che la stanza abitata un tempo dalla madre - ora defunta - è rimasta intatta, come se l'anziana donna ci vivesse ancora. Il fantasma della genitrice e l'incontro con una straordinaria bambina, Benny, generano in Irene un conflitto che la porta a un totale cambiamento...
Note
Özpetek mescola miracoli e ossessioni familiari, voci e figure da dentro (i "fantasmi" che tornano a guidare la protagonista) e volti dal sottosuolo (i nuovi poveri, che tentano ancora di darsi un contegno, e i più poveri dei poveri, che non si vergognano), immagini sacre (la Pietà evocata da Irene, che sorregge il barbone) e consolazioni profane (Irene che dorme coperta dal fastoso abito fucsia della madre), in un andirivieni incessante tra dentro e fuori, esposizione pubblica e "sabbie mobili" interiori. Palesi e dichiarati (a partire dal nome del personaggio principale) i debiti con _Europa '51_ di Roberto Rossellini.
Questo film, per me, è l'emblema della retorica e della cretinaggine cinematografica. Da 15 anni (siamo nel 2020) mi rifiuto di guardare qualunque cosa che abbia Ozpetek come regista.
Un film che pecca esattamente del materialismo che vorrebbe condannare. Esclusivamente materialistici sono, infatti, i concetti di dare, prendere e ricevere che vi vengono trattati. Bocciato.
Voto 7! Una versione moderna e al femminile di "Scrooge" di Dickens. La ragazza cinica che si redime non è il massimo dell'originalità, ma alcuni momenti sono davvero profondi, merito di Ozpetek che ci presenta dei soggetti "vivi".
Film di grande atmosfera, con una colonna sonora avvolgente e calibrata sulle scene. Particolare l'approccio alle tematiche delle nuove povertà e degli "invisibili" e sulla possibilità di chiunque di "cambiare" prima di tutto se stesso.
Irene Ravelli (Bobulova) è una giovane manager romana che - con zelo carico di rampantismo - gestisce un colosso della finanza. La sua vita subisce una svolta quando deve prendere decisioni sulla ristrutturazione della casa avita nel centro capitolino: la palazzina lascia affiorare i fantasmi di una madre morta misteriosamente ed è il luogo d'incontro con una ragazzina selvatica… leggi tutto
Stupendamente sconvolgente o, se preferite, sconvolgentemente stupendo il "Cuore Sacro" di Ozpetek... Mi son sentito veramente trasportato non tanto dalla storia quanto dal messaggio che lancia il film. In effetti, la differenza tra questa e le opere immediatamente precedenti del regista italo-turco ("Le fate ignoranti" e "La finestra di fronte") sta che le altre si limitano, per così dire, a… leggi tutto
Il cuore sacro è una sorta di secondo cuore fittizio, capace di percepire il prossimo come prosecuzione di noi stessi e di dedicarsi ad esso con ogni forza. La protagonista di questa storia scritta da Ozpetek con il consueto collaboratore Gianni Romoli (qui impegnato anche nella produzione) è una moderna rilettura del personaggio di Santa Chiara (XIII sec.), che dalle nobili… leggi tutto
Ogni volta che guardo un film di Ozpetek ho una sensazione ricorrente, sento come se ai confini della mia anima, qualcuno con si fosse seduto a scavare, lentamente, con un piccolo cucchiaio, piano piano fino a raschiarne i bordi, fino a farsi sentire dentro. Cuoresacro, almeno in alcuni momenti, non è da meno.
Pur non riuscendo ad inserirlo nella cerchia dei miei film…
Irene Ravelli (Bobulova) è una giovane manager romana che - con zelo carico di rampantismo - gestisce un colosso della finanza. La sua vita subisce una svolta quando deve prendere decisioni sulla ristrutturazione della casa avita nel centro capitolino: la palazzina lascia affiorare i fantasmi di una madre morta misteriosamente ed è il luogo d'incontro con una ragazzina selvatica…
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Commenti (13) vedi tutti
Film praticamente diviso in due parti, a tratti anonimo ma, in definitiva, sentito e comunque degno di visione.
commento di MartinVenatorLascia molto perplessi. La confezione è di indubbia qualità, ma la vicenda non riesce a convincere.
commento di robynestaNoia, poco ritmo, significato quasi inesistente.. brava la protagonista, dopodiché il nulla!
commento di luanizzaQuesto film, per me, è l'emblema della retorica e della cretinaggine cinematografica. Da 15 anni (siamo nel 2020) mi rifiuto di guardare qualunque cosa che abbia Ozpetek come regista.
commento di putrellaUn film che pecca esattamente del materialismo che vorrebbe condannare. Esclusivamente materialistici sono, infatti, i concetti di dare, prendere e ricevere che vi vengono trattati. Bocciato.
commento di OGMbellissimo…film da capire
commento di danandre67Buon film. Regia e sceneggiatura interessanti. www.lanoifilm.com
commento di MondoMarciovoto : 7
commento di alice89VOTO 4 noiosissimo
commento di arcarsenalVoto 7! Una versione moderna e al femminile di "Scrooge" di Dickens. La ragazza cinica che si redime non è il massimo dell'originalità, ma alcuni momenti sono davvero profondi, merito di Ozpetek che ci presenta dei soggetti "vivi".
commento di Mr BlondeFilm di grande atmosfera, con una colonna sonora avvolgente e calibrata sulle scene. Particolare l'approccio alle tematiche delle nuove povertà e degli "invisibili" e sulla possibilità di chiunque di "cambiare" prima di tutto se stesso.
commento di nunziovoto 5. Sembra una fiction su santa rita da cascia
commento di mazingo723
commento di incallito