Regia di Vincenzo Verdecchi vedi scheda film
Di Grande Torino non c'è che una debole traccia.Film biografico del trombettiere del Fila. Avevo creduto e sperato di poter rivivere il mito del Toro attraverso una regia più attenta ai fatti financo extracalcistici di quei campioni, che sul campo e non altrove costruirono la loro forza e la loro leggenda.Mi ricredo. Lo spunto è buono, e così l'impegno, tuttavia è sbagliata la scelta di presentare le vicende di quello squadrone favoloso senza attingere affatto (eventualmente anche rielaborando con un attimo più di calma) al materiale storico a disposizione, se poi si ha la presunzione di aver realizzato un film sul Grande Torino. Lasciando che quel mito ci venga raccontato (piuttosto superficialmente) dalle impressioni di un paio di personaggi collaterali se non addirittura estranei agli avvenimenti, fa di questo film per la verità una raffazzonata biografia del trombettiere del Fila e dei suoi congiunti, con immancabili perle di filosofia di vita a buon mercato. Deludente salvo che per un paio di minuti verso la fine quando la regia finalmente ci regala 2 azioni e 1/2 di gioco, altrimenti non si sarebbe neppure potuto capire per cosa andava agli allenamenti l'inviato britannico né da cosa restasse tanto sbalordito, se si vedono solo 4 gambe che scalciano un qualunque pallone. Nel complesso interessante ma pure faticoso da seguire per lo stacco ininterrotto tra Torino di oggi e la Torino del dopoguerra. "La commozione e il coinvolgimento scaturiscono, anziché dalle fantasiose vicende che danno corpo alla trama, solo grazie al pensiero rievocato di una formazione imbattibile che nessuno avrebbe mai fermato" cinematografo.it
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta