Regia di Gianfranco Cabiddu vedi scheda film
Qualche tempo fa, il regista e musicologo Gianfranco Cabiddu, spulciando negli archivi dell’Istituto Luce, si mise a estrarre dai filmati di propaganda fascista o del primo dopoguerra girati in Sardegna quel che di autentico ci affiorava: le facce, i paesaggi, le città, il lavoro, le feste. Ne ha tratto una suite visiva, Sonos ‘e memoria, che ha portato in giro con accompagnamento dal vivo. Passaggi di tempo ripercorre in una specie di docufiction il racconto di quest’esperienza. Vediamo Cabiddu mettere su la sua compagnia di musicisti sardi ma non solo: il trombettista jazz Paolo Fresu, il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, Luigi Lai alle launeddas, la cantante Elena Ledda, il violoncellista Carlo Cabiddu, Mauro Palmas con la sua “mandola”, il coro polifonico Concordu ‘e su Rosariu Satulussurgiu, il contrabbassista Furio Di Castri e il percussionista Federico Sanesi. Se tutta la parte di racconto di come viene montata l’operazione è piuttosto legnosa, con le voci del regista e dei musicisti che riflettono sull’operazione, i momenti dello spettacolo emozionano e danno una gran voglia di assistervi dal vivo. Colpisce l’amore per la tradizione, l’intensità con cui ogni volta si tiene il filo tra passato e presente, con le immagini e la musica.
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