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L'inafferrabile primula rossa

Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger vedi scheda film

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La recensione su L'inafferrabile primula rossa

di alan smithee
6 stelle

locandina

L'inafferrabile primula rossa (1950): locandina

TFF 36 - POWELL & PRESSBURGER
Ovvero delle rocambolesche avventure, ambientate in piena Rivoluzione francese, che vedono impegnato il dinamico ed inappuntabile inglese Sir Percy Blakeney (ottimamente reso grazie all'aplomb innato di un David Niven perfettamente a suo agio), sotto le celate sembianze di un misterioso ed astuto "eroe" che si fa chiamare e si firma col simbolo di una Primula Rossa.

David Niven, Jack Hawkins, Margaret Leighton

L'inafferrabile primula rossa (1950): David Niven, Jack Hawkins, Margaret Leighton

Jack Hawkins, Margaret Leighton, David Niven

L'inafferrabile primula rossa (1950): Jack Hawkins, Margaret Leighton, David Niven

Costui - una sorta di Arsenio Lupin inglese che agisce tuttavia senza scopi di lucro - cerca di salvare quanti più nobili possibile dalla ghigliottina a cui sono destinati i nobili sfruttatori della plebe, dopo la rivolta delle masse di indigenti, a suon di forconi spianati per rivendicare cibo e condizioni salariali più umane e dignitose.
Ma il film non si cura dell'aspetto storico ed umano, agendo invece sul folklore delle gesta del furbissimo intrigante cospiratore.
Una missione alla Robin Hood, quella della Primula Rossa, che tuttavia, stavolta, toglie ai ricchi furbi che appoggiano il popolo per conservare la testa, per dare - non si sa bene a quale criterio - ai ricchi decauti a fronte della causa.

David Niven, Margaret Leighton, Jack Hawkins

L'inafferrabile primula rossa (1950): David Niven, Margaret Leighton, Jack Hawkins

Tratto da un opera letteraria, La primula rossa, scritto ad inizi '900 da una baronessa britannica di natali ungheresi, Emma Orczy, questo "Inafferrabile" è certo un film minore della premiata coppia P & P, ma anche un trionfo impetuoso del Tecnicolor e della scenografia più suggestiva ed elaborata - da sempre fiore all'occhiello delle produzioni dei due registi - specie quando la vicenda, movimentata e rocambolesca, ma assai fine a se stessa e un po' stucchevole, si trasferisce presso quella meraviglia della natura che è  la montagna/isola di Mont Saint Michel in Normandia.

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