Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
'Melvin and Howard' è il sesto lungometraggio di un autore molto importante come Jonathan Demme: esce nel 1980, in un'annata ricca di capolavori - 'The Blues Brothers', 'The Elephant Man', 'Toro scatenato', 'Shining', - ma, per storia, personaggi ed atmosfere è ancora un film più appartenente ai gloriosi anni '70.
Esso narra del casuale incontro nel deserto del Nevada tra lo spiantato Melvin (Paul Le Mat) e colui che dice di essere l'eccentrico miliardario del nostro titolo Howard Hughes (Jason Robards). L'azione si concentra poi sulla disordinata esistenza di Melvin, sempre in contrasto con la donna che ama, Lynda (Mary Steenburgen), dalla quale si separa e si rimette insieme parecchie volte fino alla rottura definitiva, in quanto lei ritiene l'uomo un eterno sognatore incapace di programmare la propria esistenza ma, al contrario, abile solo a sperperare i pochi soldi guadagnati da lei ad un quiz televisivo. La svolta avverrà quando, alla morte del miliardario, Melvin verrà nominato nel testamento ma non ci sarà mai la prova che quella notte la persona da lui incontrata fosse il vero Hughes.
'Una volta ho incontrato un miliardario' è una deliziosa commedia che fa a pezzi il mito americano del benessere, che viene rincorso affannosamente da due perdenti come Melvin e Lynda: mentre la donna è più ancorata alla realtà, sperando in un futuro più roseo per lei e la figlia, Melvin è un individuo un po' scriteriato e sprecone, che non esita a vivere al di sopra delle proprie possibilità pur di avere beni costosi come auto e barche per il puro piacere di possederli.
Jonathan Demme dirige in maniera garbata lo script di Bo Goldman (premiato con l'Oscar, così come l'ottima prova della Steenburgen come attrice non protagonista, che fa centro al primo e finora unico tentativo) e tutto sommato provando un certo affetto per i suoi personaggi, che vagano smarriti per la provincia americana.
Emblematica la sequenza dello sciocco quiz a premi televisivo in cui Lynda ballerà e vincerà una discreta somma di denaro: tipico esempio di format di bassa qualità in cui si elargiscono cospicui importi rispondendo a domande di dubbia difficoltà e dei quali non si capisce mai il confine tra il vero e il falso; questi programmi verranno poi importati da tante nostre televisioni andando a riempire i palinsesti di tanti canali.
Voto: 7,5 (visto in v.o.s.).
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