Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
Partita a quattro una delle migliori commedie brillanti della storia del cinema . Da stravedere e mandare a memoria….. eterna.
Partita a quattro Stati Uniti d'America 1933 la trama: Gilda Farrell una simpatica ed estroversa ragazza americana residente in Francia rifiuta la corte del ricco principale Max Plunkett, ma e’ al contempo indecisa tra due americani, un pittore George Curtis e un autore teatrale Tom Chambers, entrambi “al verde”. La ragazza propone allora ai due giovani di vivere tutti e tre sotto lo stesso tetto escludendo il sesso. Grazie ai consigli dell'amica il drammaturgo ottiene il successo e va a Londra. Lui lontano, il pittore e la donna diventano amanti. Il trio si scioglie quando anche il secondo artista raggiunge il successo. Allora il drammaturgo torna alla carica e rende all'amico “il favore”. Lei allora, per evitare litigi, accetta a malincuore di sposare il principale.La recensione: Partita a quattro (Design for Living) è un film diretto da Ernst Lubitsch. Soggetto tratto dalla commedia teatrale di Noël Coward. Sceneggiatura di Ben Hecht. Prodotto da Paramount Pictures. Colonna sonora di John Leipold. Partita a quattro lo ritengo un FILM STRAORDINARIO, una delle più belle commedie di tutti e tempi, un film immortale, con grandi protagonisti su tutto e tutti, una magistrale interpretazione di Miriam Hopkins la magnifica attrice americana, una delle più grandi commedianti di tutti i tempi di Savannah in Georgia, per me indimenticabile in un film altamente drammatico “La calunnia” di William Wyler del 1936. La sua interpretazione di Gilda Ferrer e’ una grande prova. Magnifici anche i tre grandi attori Gary Cooper(George), Fredric March(Tom) ed il bravissimo caratterista Edward Everett Horton(Max il principale). Partita a quattro e’ un film sublime la perfezione fatta cinema. Il film verte sul classico triangolo a tre, due uomini e una donna, che diventa 3+1, dove come detto sopra e’ la donna a condurre il gioco e siamo nel 1933, per capire la modernità di questo film. Non è più l’uomo il cacciatore classico, che sceglie le sue prede, ma è lei la divina Miriam Hopkins biondo platino. Il film con molti doppi sensi erotici, vedi la frase “Mai entrato in area di rigore”, non scade mai nella volgarità ed anzi ci sono tante battute efficaci e dialoghi piacevoli e leggeri, che danno ritmo al film in modo sublime. Stupefacente per costruzione l’inizio del film in treno, senza parole, con l’inquadratura della mdp sui piedi dei due uomini mentre dormono, questo si può tranquillamente definire “Il tocco di Lubitsch”. Raramente nella mia vita ho visto un film così coinvolgente e senza un attimo di pausa, fa ridere e sorridere, ma soprattutto arricchisce la passione del cinefilo, si vive una sola volta nella vita, però bisogna assolutamente vedere i migliori film di Ernst Lubitsch ed io lo sto facendo….. il viaggio non è ancora finito. Interpreti e personaggi Gary Cooper: George Curtis Fredric March: Thomas B. 'Tom' Chambers Miriam Hopkins: Gilda Farrell Edward Everett Horton: Max Plunkett Isabel Jewell: stenografa di Max Jane Darwell: padrona di casa di Curtis Wyndham Standing: maggiordomo di Max Lionel Belmore: proprietario del teatro Adrienne D'Ambricourt: barista
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