Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
Sangue gitano, del 1918, è il libero adattamento di un appena ventiseienne Ernst Lubitsch al racconto di Merimée del quale sono state fatte polpette un po' da tutti, tirandolo chi da una parte chi dall'altra. Seppur di solo due anni successivo, Lubitsch si fa a mio avviso preferire a DeMille, ma molti non la pensano così, non foss'altro che per la fuor dalle righe, irriverente, sensuale ed iconoclasta, interpretazione di quella che sempre più andrà consolidandosi come una vera e propria diva del cinema muto, Pola Negri, "baci a gola rovesciata e bollori animali, sorrisi smaglianti e linguacce, e danze sopra i tavoli andalusi, fra giravolte, scatti, civetterie spaccone" (Francesco Savio), oltre che per, naturalmente, la sicura e professionale regia di un Lubitsch che, seppur ancora ai primi passi, lascia già ben intravedere quello che sarà il suo futuro autoriale.
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