Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
La pesante plasticità dei gesti inchioda l'azione al suolo: una metafora della venalità e dell'assenza di amore, che sullo schermo hanno la pulsazione dura e fredda della pietra scolpita e del ferro battuto. Nemmeno la follia offre una via di scampo, perché è anch'essa prigioniera di una plumbea forza di gravità: è come una lapide piantata sul fondo di uno stagno, o lo svenimento di fronte ad un fiore che muore cadendo su una tomba. "Dementia 13" è il ritratto di un'allucinazione fatale, che non è il volo di una fantasia malata, bensì un vorace abisso terreno, che persiste nel tempo masticando morte, mentre perpetua, a colpi d'ascia, la sua meccanica opera assassina.
Francis Ford Coppola dirige un film recante la chiara impronta di Roger Corman, produttore del film, del quale era all'epoca assistente.
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