Espandi menu
cerca
Un uomo a metà

Regia di Vittorio De Seta vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11090
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Un uomo a metà

di mm40
6 stelle

Un uomo a metà è il secondo lungometraggio a soggetto dell'ormai 43enne De Seta; nato come documentarista, al suo esordio in Banditi a Orgosolo cinque anni prima aveva confermato la sua predisposizione verso un'estetica di ampi spazi aperti e largo risalto della natura nelle vicende umane. Qui invece la faccenda è addirittura claustrofobica: molta parte di ciò che vediamo accade solamente nella mente del protagonista, probabilmente scritto con lievi accenni autobiografici (sceneggiatura del regista, della moglie Vera Gherarducci - anche scenografa - e di Fabio Carpi). L'impressione di fondo è che De Seta voglia impostare un discorso del tutto simile a quello affrontato solo tre anni prima da Fellini in 8 e 1/2 (l'intellettuale in crisi che non riesce a ritrovare la propria dimensione, i propri spazi e ritmi, angosciato dalla memoria e preoccupato dalle prospettive future); ma che lo voglia sviscerare nella maniera più drasticamente soggettiva: come una sorta di lunga seduta di (auto)analisi, un'ora e mezza di fuga dalla realtà attraverso le fantasticherie, i ricordi, i sogni e le paure di un uomo psicologicamente ferito. Bianco e nero incisivo che aiuta la drammatizzazione del racconto (fotografia di Dario Di Palma, nipote di Carlo), musiche spettrali di Ennio Morricone; il protagonista Jacques Perrin sarà premiato con la coppa Volpi a Venezia. Un uomo a metà è sostanzialmente un invito al confronto con gli altri, partendo dai propri limiti; un'opera evocativa, ma probabilmente dagli obiettivi talmente alti da risultare per forza di cose irraggiungibili. 6/10.

Sulla trama

Un giornalista ha appena attraversato un esaurimento nervoso che l'ha portato ad essere ricoverato. Ma forse la crisi non è ancora finita, perchè l'uomo ripensa al difficile rapporto con la madre, a quello insoddisfacente con le donne, al senso di inferiorità nei confronti del fratello...

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati