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Fog

Regia di John Carpenter vedi scheda film

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La recensione su Fog

di rickdeckard
8 stelle

Un gioiellino del cinema horror, certamente imperfetto ma sottovalutato e meritevole di essere riscoperto. Voto 8-

Uscito al cinema dopo il successo di Halloween – La notte delle streghe (1978) e un anno prima del film di culto 1997: fuga da New York (1981), Fog è generalmente considerato come un’opera minore nella lunga carriera di John Carpenter. Questa volta, però, è bene dare ascolto ai fan del geniale autore, che lo ritengono un film sottovalutato e ingiustamente poco considerato. Come non dargli torto, dato che ci troviamo di fronte a un piccolo gioiellino del cinema di genere che, come di consueto nella filmografia del cineasta newyorkese, presenta una struttura tipicamente horror utilizzata come metafora per veicolare un messaggio politico e sociale tutt’altro che trascurabile. Fog, infatti, è essenzialmente una storia di fantasmi, tanto semplice e lineare quanto narrativamente ben orchestrata, gestita perfettamente nei tempi e arricchita da un comparto tecnico davvero notevole. In particolare, sono da segnalare alcune memorabili scene di suspense e la volontà da parte del regista di non tenere molto in movimento la macchina da presa, scelta stilistica che, unita ai toni bui della fotografia e all’efficace colonna sonora, conferisce alla pellicola un tono meravigliosamente spettrale e molto in linea con il contesto. Oltre alle atmosfere estremamente suggestive e ad espedienti visivi di grande impatto, il film vanta di una critica sociale che Carpenter lancia alla società americana, che spesso e volentieri si è assicurata il successo attraverso lo sfruttamento, e talvolta l’annientamento, dei più deboli. Persino la Chiesa, imperniata su valori come la solidarietà verso il prossimo, è rappresentata come la principale portatrice di una coscienza sporca che macchia l’intera società. Peccato per una sceneggiatura non eccelsa, che tratteggia i personaggi in maniera certamente funzionale alla vicenda ma in fin dei conti in modo piuttosto superficiale. In conclusione, non un capolavoro, ma certamente un piccolo film meritevole di essere riscoperto. Voto 8-

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