Regia di John Carpenter vedi scheda film
Se con DISTRETTO 13: LE BRIGATE DELLA MORTE, John Carpenter si era fatto notare come uno dei più interessanti registi hollywoodiani emergenti, con il successivo HALLOWEEN: LA NOTTE DELLE STREGHE il suo nome diverrà presto oggetto di culto per gli appassionati. Nonostante il successo commerciale, FOG non riscuoterà gli stessi entusiasti consensi dell'opera precedente, che io invece, giusto per fare un po' il bastian contrari, ho sempre ritenuto un poco sopravvalutata, anche se indiscutibilmente innovativa. FOG e' una ghost-story piuttosto classica sia nella forma che nei contenuti. Un film che lo stesso Carpenter non ha mai molto amato e che si affida a una vicenda non originalissima, ma poco importa. Infatti quello che conta è lo straordinario talento visivo del regista e le splendide atmosfere spettrali da lui ricreate. Già dal suo incipit, con il vecchio lupo di mare che allo scoccare della mezzanotte, attorno a un fuoco sulla spiaggia, racconta la vera storia di Antonio Bay a un gruppo di bambini curiosi e un po' terrorizzati. Seguono situazioni di grande impatto visivo, come il vascello avvolto nella nebbia, gli inquietanti fantasmi che emergono da una nebbia luminosa e le splendide location della spiaggia, dove il bambino trova la tavola di legno appartenuta al vascello fantasma. Come nel precedente HALLOWEEN, anche qui accade tutto in una giornata di festa. Le creature venute dall'ignoto bussano alle porte con i loro uncini pretendendo un tributo di sangue. Azzeccatissimo anche il finale, con padre Malone (Hal Halbrook) apparentemente (e immotivamente) risparmiato. Per poi invece nell'ultimissima inquadratura essere giustiziato senza pietà da Blake.
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