Regia di Elia Kazan vedi scheda film
Kazan scriveva anche romanzi e non solo cinema, la sua filmografia è importante ma non ricca, forse per questo. Questo film è tratto da un suo romanzo, e si sente moltissmo il suo attaccamento al racconto, ma più che altro all'anima del racconto.Uno studio dell'animo, in linea con i tempi sessantottini, ma una analisi che in certi momenti resiste anche oggi. C'è un tipo di fare cinema molto rinnovato, magari un po' arrischiato per la voglia di rinnovamento( ci sono delle immagini fumettistiche che stridono un po', anche se si capisce il carattere stravagante del personaggio). La scelta finale è quasi inaspettata e qualche personaggio un po' approssimato, come la moglie
Un uomo al culmine del successo, ha messo la sua vera vita, vivendone una falsa e di compromesso, riuscirà nel corso di un cammino voluto a prendere decisioni più vere
La figura del padre-padrone, vittima ora delle nuore, ma anche boia della vita del figlio. Intepretazione non facile e facile preda di calcoli semplicistici
La sua bravura non si discute, anzi la si ammira sempre, solo che il suo personaggio è velato da nebbie poco credibili
Una bellezza straordinaria sembra irreale, da quanto è evanescente, eppure il suo ruolo è di quelli forti e decisivi, è un' attrice che poteva dare molto di più di quello che le hanno permesso di dare, dall'Oscar in poi (ma quante volte l'Oscar ha rovinato gli attori, oppure ha premiato dei pessimi attori: Loren, Cage .. etc.)
Ha preso il posto di Brando e si vede che la parte era del collega, comunque non è stata una cattiva scelta, anche se divisticamente poteva servire una attore diverso, per un lancio definitivo del film
Un'ottima regia, con delle idee non da sottovalutare, questo regista molto coraggio (anche se si mette in dubbio la sua testimoninaza al procesi degli anni '50), ha saputo stare lontano merchandise hollywoodiano. Questo film non fu un grosso successo commerciale,ma per colpa di una distribuzione contraria
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