Regia di Henri-Georges Clouzot vedi scheda film
La Veritè è l'ennesimo film da recuperare di un regista messo un po' troppo in disparte. Aldilà dell'oggettività dei fatti, ciò che si vuole processare è principalmente la condotta dell'imputata, contraria alla morale benpensante.
La condanna che si vuole emettere è già scritta e pesantemente condizionata fin dall'inizio, giacchè non viene lasciato spazio ad alcun tipo di attenuante.
In quest'ottica l'utilizzo dell'attrice/icona Brigitte Bardot è perfetto nella sua funzionalità. Il suo modo di essere, la sua sensualità così provocante, ma vissuta in maniera sincera e genuina fa storcere più di una volta il naso agli astanti. Di conseguenza diventa un meccanismo da stritolare a tutti i costi.
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