Regia di Henri-Georges Clouzot vedi scheda film
Un magico Clouzot con un palco attori in stato di grazia, ondeggia tra il dramma passionale ed il legal thriller, miscela un pizzico di spudoratezza, cinismo e ingenuità, fa incontrare borghesi benestanti con giovani intellettuali della Comune e realizza in definitiva un piccolo grande capolavoro. La Bardot è semplicemente stupenda ed irriverente, il regista non lesina fugaci inquadrature alle sue curve sinuose; dall'altro lato durante le fasi processuali ci sono due titanici Meurisse e Vanel che dominano la scena e non mancano di suscitare qualche sorriso. Il finale è probabilmente prevedibile ma godibile, una storia che sembra vertere sul mito della Bardot come icone sexy e come figura femminista ed indipendente più che concentrarsi sul dramma processuale e sentimentale vero e proprio. Clouzot si conferma un regista immenso.
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