Regia di Roberto Bianchi Montero vedi scheda film
Classico esempio di lavoro a basso budget, materiale che in quegli anni, in Italia, si produceva praticamente a catena: e in un certo senso per fortuna, poichè significava che la nostra cinematografia era piuttosto vivace e permetteva l'esistenza anche di produzioni non allineate agli standard 'mainstream'. Bianchi Montero è un regista dalla carriera esemplare, se si intende esemplificare concretamente il termine 'mestierante': una vita spesa nel cinema di genere, senza alti e con tanti bassi, dai peplum degli anni '50 ai western dei '60, dai mondo movie ai thriller erotici come questo Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile (cui basta togliere la 'L' di 'al' per combinare un bel pasticcio linguistico). La sceneggiatura è sua e della coppia Luigi Angelo / Italo Fasan; fra gli interpreti principali i nomi più noti sono quelli di Silvano Tranquilli, Syla Koscina, Femi Benussi e Farley Granger, decisamente decaduto dai tempi in cui aveva recitato per Visconti (Senso) o Hitchcock (Nodo alla gola, Delitto per delitto). Se la storia è scontatissima e il presunto colpo di scena finale non sorprende più di tanto, le note positive del film provengono almeno dalla colonna sonora, firmata da Giorgio Gaslini, a un passo dalla collaborazione che lo renderà celebre, quella con Dario Argento (comincerà l'anno successivo per La porta sul buio). Rivelazioni... non tocca il fondo del pozzo, ma sicuramente neppure corre il rischio di arrivare a galleggiare. 2,5/10.
Una serie di omicidi brutali sconvolge la città: accanto ai cadaveri delle vittime, tutte donne, vengono lasciate dal killer delle fotografie che ritraggono le assassinate in compagnia dei loro rispettivi amanti. Un commissario indaga coraggiosamente.
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