Regia di William Lustig vedi scheda film
Frank Zito è un uomo di mezza età, solitario e vive in un non specificato quartiere di New York come proprietario di un complesso di appartamenti: casa sua è squallida, piccola e piena d'armi ma, in apparenza, sembra un semplice uomo onesto. In realtà si svela essere un serial killer schizofrenico che di notte gira per i quartieri di New York uccidendo giovani prostitute o giovani coppiette facendo poi lo scalpo alle donne, facendolo indossare ad alcuni manichini dalle sembianze femminili sparsi nella sua abitazione un po' dappertutto. Attraverso essi parla per ore cercando di non sentirsi solo ma anche con se stesso, ai limiti della doppia identità.
Semplicemente stupendo. Il ritratto pratico della morte all'opera. Un morte gelida, glaciale, che uccide senza pietà e senza guardare in faccia nessuno. Ma anche détour nella psiche di un uomo enormemente perverso e disturbato, che fa del marcio e del degrado, in cui quotidianamente vive, uno stile di vita.
Un individuo in continua balia delle sue più morbose pulsioni, che non riesce ad attenuare neanche tramite il sesso e il piacere, ma solo uccidendo e scalpando la testa altrui. L'aria malsana che si respira è diversa da quella della strage della motosega, forse per via di un contesto più urbano ma certamente non meno lugubre
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