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Kiki consegne a domicilio

Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film

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La recensione su Kiki consegne a domicilio

di Antisistema
7 stelle

Un anno dopo aver diretto "Il mio Vicino Totoro", film che non aveva ottenuto incassi esaltanti, Miyazaki torna subito a dirigere "Kiki-Consegne a Domicilio", di cui oltre alle regia cura anche la sceneggiatura. L'opera sbanca il botteghino Giapponese nel 1989, facendo si che lo Studio Ghili ottenga la tanto agognata stabilità finanziaria. Il film dopo essere stato distribuito nel 2002 dalla Buena Vista solo per l'home Video, viene proiettato al cinema nel 2013 ad opera della Lucky Red che sceglie di ri-doppiare totalmente il film, in modo da renderlo più fedele all'originale.

 

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Kiki consegne a domicilio (1989): scena


La storia è tra le più semplici create dal regista in questione. Per Kiki, giovane strega di 13 anni, è giunto il momento del noviziato, pratica che consiste nel vivere da soli in una città per un'anno mettendo a frutto i propri poteri al servizio della gente. Non avendo particolari doti Kiki decide di sfruttare il potere più elementare che possieda una strega cioè il volo. La ragazza, con l'aiuto della signora Osono che gestisce un panificio, metterà su un servizio di consegne a domiclio. Kiki accompagnata in questa nuova esperienza dal suo fedele gatto parlante Jiji, si ritroverà ad affrontare le tante difficoltà che scaturiscono dall'emancipazione, come il dover affrontare da sola i problemi, il gestire le finanze, le incomprensioni con Tombo, la diffidenza della gente verso le streghe, la perdita dei poteri e così via.

 

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Kiki consegne a domicilio (1989): scena


Insomma la storia è di una semplicità e linearità assoluta, risultando priva di tutti gli elementi naturalistici di cui le opere di Miyazaki sono pregne. Ma ciò che perde in visionarietà la storia lo acquista in solidità e compattezza, puntando finalmente ad un qualcosa di vicino allo spettatore, il quale può immedesimarsi nella situazione della nostra strega. I personaggi sono pochi, ma descritti tanto quanto basta per renderli tutti un po' sfaccettati e dargli una caratterizzazione decente.
Il personaggio che si eleva sopra tutti è proprio la protagonista Kiki: ella come tutte le altre figure femminili "Miyazakiane" non manca di intraprendenza, coraggio e forza d'animo, ma la caratteristica che le consente di svettare sulle altre è la sua umanità. A differenza delle altre eroine femminili, Kiki non ha niente di etereo, dimostrandosi un personaggio molto terreno, commettendo sbagli, trovandosi in difficoltà, disillusa verso il comportamento delle persone e testarda, ma capace di rialzarsi dopo essere caduta. Degno di essere segnalato è anche Jiji, con i suoi commenti sprezzanti e sarcastici che riescono a far sorridere il pubblico.

 

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Kiki consegne a domicilio (1989): scena


Non essendo il solito film di Miyazaki, la regia si adatta di conseguenza. Niente virtuosismi o movimenti di camera, pochi sono i campi lunghi e quando vi sono, sono rivolti totalmente alle scene in volo; questa volta Miyazaki preferisce usare campi medi e qualche primo piano, proprio perché vuole indagare sui personaggi e non sul mondo che li circonda. Questo naturalmente non gli impedisce di creare sequenze che restino impresse, come ad esempio una Kiki sconsolata e disillusa che ritorna al panificio sotto la pioggia. Le animazioni dello Studio Ghibli sono come al solito eccellenti, seppur questa volta risultino un po' scarne essendo del tutto assenti i paesaggi e la natura con i quali lo studio si esalta. Degna di attenzione però è la riproduzione della città che ricalca lo stile di molte capitali dell'Europa.

 

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Kiki consegne a domicilio (1989): scena


Molta gente definisce "Kiki-Consegne a Domicilio" un Miyazaki minore perché privo della sua poetica, ma in realtà si sbagliano poiché tematiche come la crescita, il volo e l'emancipazione femminile sono affrontate anche in altre sue opere. Le contestazioni sono dovute in gran parte al fatto che manca quasi del tutto la visionarietà tipica dell'autore, ma ciò non conta nulla perché il film è decisamente riuscito. Proprio per questa ragione, questo film è consigliato anche a coloro che non gradiscono la parte della poetica di Miyazaki che ruota intorno alla natura, e che quindi possono apprezzarlo sotto un'altra veste. Insomma questo film è ingiustamente sottovalutato, poiché ben superiore ad opere di minor importanza artistica come "Il mio Vicino Totoro", "Il Castello Errante di Howl" o "Ponyo Sulla Scogliera".

 

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Kiki consegne a domicilio (1989): scena

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