Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film
Ho visto questo cartone animato pochi giorni fa.
Da un punto di vista tecnico è ineceppibile come ogni lavoro dello studio Ghibli, animazione, regia, disegni.. C'è poco da fare, sono bravissimi.
Ma andiamo alla sostanza del 'film'.
Cio che mi ha colpito è il rapporto tra magia, energia e spirito.
Uno mi potrebbe chiedere "ma che dici?"
Effettivamente la storia è piuttosto semplice, ma nasconde aspetti profondi: una giovane strega di 13 anni si allontana, come è da tradizione, dalla famiglia di maghi per imparare a vivere con le proprie forze in una delle città del Paese.
La storia è proprio ambientata in un'altra dimensione, ma con tutti gli elementi degli anni '50-'60.
C'è un senso di purezza che traspira nella scelta degli incontri: la panettiera, la pittrice, il ragazzino, le belle case, il mare ecc.
La prima difficoltà ce l'ha subito quando si imbatte in un temporale e fortunatamente lungo il suo tragitto trova un treno merci fernmo e approffittando di una finestra aperta passa la notte riparandosi dalla tempesta dentro un comodo vagone pieno di fieno. Alla mattina viene svegliata dalle mucche che mangiano la paglia.
Ecco, questa cosa di scegliere una giovane strega che vola tranquillamente su una scopa mentre il mondo della città rimane incantato, per niente ostile alla nuova arrivata, già dice tutto del film: quella dimensione non è solo una dimensione 'fisica', ma proprio una dimensione spirituale in cui non si 'lavora' per lavorare, ma si impara a stabilire un certo contatto, rapporto, dare un senso e un ritmo tra le persone - c'è già un aspetto spirituale celando dietro a una normale quotidianità.
Per quanto 'strega', la nostra giovane ragazza resta comunque molto umana, non fa infatti nè incantesimi o robe da stregoni. Si imbatte in una panettiera che la ospita a casa sua in sofitta (davvero molto grazioso è l'ambiente che richiama un senso di famiglia, di calore, di armonia) dopo che, per una serie di imprevisti, le aveva fatto un favore.
Diventa cosi una postina che porta la posta volando sulla sua scopa.
La parte che mi piace di piu è quando, a seguito di un'incontro con 2 vecchie (sembrano piu streghe, una buona e una cattiva), perde temporaneamente l'abilità di volare.
Qui, perde molta energia, si becca un'influenza e 'diventa' temporaneamente umana. Non riesce piu a volare. Viene salvata da una pittrice che aveva incontrato nel bosco che la invita di passare da lei qualche giorno allontanandosi dalla vita della città.
Questo stacco le permetterà di recuperare la motivazione, quando, a seguito di una burrasca, il suo amico rischia di precipitare dal dirigibile (c'è tutta una oggettistica particolare).
Ciò che prima sembrava 'normale' - infatti lei era nata con quella particolare abilità di volare e non si era mai chiesta perchè avesse quel dono - diventa una preziosa qualità di cui farne tesoro.
Qui si comprende come la magia deriva da qualcosa di profondamente spirituale e non è un 'trucco' della mente o un mero allenamento: esiste un rapporto tra energia e spirito e questo rapporto si chiama 'magia'.
L'energia è quella di vivere, lavorare, affrontare le difficoltà, avere pazienza, allenarsi, la parte spirituale è legata alle emozioni che si coltivano e a cui si 'dà corpo', forma, sostanza. Lo spirito è qualcosa di vitale, che anima le cose che noi facciamo.
Il fatto di volare su una scopa non le dà il diritto di ignorare questo tipo di rappresentazioni.
Quindi la magia è anch'essa un dono di cui bisogna aver rispetto.
La morale è questa: se si perde una o piu abilità occorre recuperare le qualità di base, quelle che diamo 'per certo', per 'scontato'. Il lavoro che ne deriva genera la motivazione necessaria per riprendere ciò che prima era andato perduto. Ma di conseguenza se ciò che prima rimaneva nella 'banalità' adesso diventa una qualità con cui la persona reimpara a comunicare. è un insegnamento superiore, senza parole, ma un codice emotivo, professionale.
La pittrice, che non è una maga, le dice "sai..pittura e magia si assomigliano, quando io perdo l'ispirazione, vado avanti, e se perdo anche quella, stacco e aspetto, finchè non torna la motivazione"
Mi ha sorpreso questo cartone animato soprattutto sul rapporto tra magia e spirito. Davvero notevole.
La magia non è un trucco della mente (illusionismo), ma è un lavoro spirituale che genera delle qualità fondamentali, importanti che trasformano il modo con cui l'energia poi si organizza e si esprime (l'energia agisce anche come emozioni tra le persone).
Le qualità non sono qualcosa che si può 'copiare' o vendere all'altro, ma è proprio l'aspetto che si deve tirare fuori.
Le qualità di cui parlo non sono magiare, dormire e lavorare, ecco..queste sono conseguenze. La qualità è ciò che lega la causa all' azione come coscienza e come evento abbiamo l'energia.
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