Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film
Meraviglioso. Semplicemente meraviglioso.
Che artista del disegno e dell'animazione che è questo regista. Riesce a sorprendermi e meravigliarmi ogni volta per la bellezza delle sue opere.
Metafora della vita e dei suoi cambiamenti, dei riti di passaggio tra l'adolescenza e l'età adulta, che richiede responsabilità e senso del dovere.
Kiki è una strega tredicenne che insieme al suo simpaticissimo, buffissimo e saggio gatto nero, lascia la sua casa per diventare indipendente e si trasferisce in una città vicino al mare. Il primo impatto con la città - bellissima e perfetta nel dettaglio, nelle vedute dall' alto profilata sul mare, nei monumenti, le strade con i negozi, le persone che la vivono - non è dei migliori, ma presto la piccola streghetta, come viene chiamata bonariamente da un amico, aiutata da Osono, la panettiera, riuscirà a inserirsi e a rendersi utile nella comunità, facendo consegne a domicilio a bordo di una scopa.
Il film è una favola che ha il gusto della realtà, non solo per bambini, che esalta i buoni sentimenti, l' onesta del lavoro e il rispetto per sè e per gli altri. Non manca la malinconia, le insicurezze di Kiki che le fanno perdere il contatto col suo dono, quel talento diverso per ciascuno che possiamo offrire agli altri e che qualche volta diamo per scontato, ma che si deve avere il coraggio di ritrovare per crescere, e qui mi sono sentita personalmente presa in causa quando la piccola strega si confronta con la pittrice - citazione dotta e non casuale di Miyazaki: il quadro che rappresenta Kiki si ispira al pittore Marc Chagall, artista onirico e visionaro di personaggi e animali che volano nel cielo, o ancora i corvi che attaccano Kiki, non sono forse Gli uccelli di un altro noto regista? - Un opera in cui mi sono ritrovata e che mi ha detto qualcosa di me stessa.
La 'magia' del cinema che parla al cuore e all' anima.
Un film che rivedrei anche subito e che non mancherà nella mia collezione personale.
Non perdetelo, sarebbe un gran peccato.
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