La recensione su Danton

di supadany

8 stelle

VOTO : 7.

Come periodo storico, quello a cavallo della Rivoluzione francese è, almeno per me, sicuramente uno tra i più affascinanti e quindi un film che ne riprende le gesta, almeno per il periodo subito successivo, è di sicura presa.

Qui il fulcro è il rapporto tra due spiccate personalità quali furono Danton e Maximilianne Robespierre che incarnano anche diverse caratteristiche ed ideali (quali il valore, il potere, l'ordine, il coraggio) che hanno successivamente contraddistinto diverse società evolute.

Così da un lato abbiamo l'eroico rivoluzionario Danton (ed i suoi seguaci di libero pensiero), ritenuto dal nuovo potere pericoloso in quanto in grado di trainare il popolo e soprattutto perchè provvisto di un'indole difficilmente controllabile.

Dall'altro abbiamo Robespierre ed i comitati chiamati a dare stabilità alla nuova Repubblica e per farlo intraprendono una strada, detta del terrore (per cui era facile essere invisi per semplici affermazioni), per cui tante teste dovranno ancora cadere .

Tra i due ci sarà un incontro verbale e lo scontro proseguirà anche all'interno delle aule del tribunale fino al compimento del loro destino.

Film interessante che poggia su di un'impalcatura prettamente statica (solo una manciata di scene di massa comunque ben assiemate) e che si avvale soprattutto di dialoghi ficcanti, quanto ben strutturati e di un approccio a tematiche universali e di comando (con complotti ed intrighi in rapida successione) che potrebbero dare vita a congetture e trattati sui rapporti di potere.

Notevole poi l'interpretazione di un carismatico e possente Gerard Depardieu (Danton) che riempie la scena di classe e talento recitativo.

Infine la ciliegina è rappresentata dalla scena finale in cui i due protagonisti vengono ripresi in due situazioni diverse in modo magistrale con i titoli di coda che partono, praticamente, sui loro volti.

Dunque la scena più indicata per chiudere un film ben girato, ben orchestrato in cui tutto quanto viene proposto e ripreso risulta essere convincente ed all'altezza delle aspettative.

Buono spettacolo, intelligente nella costruzione ed efficace nella proposizione in immagini.

Promosso.

Su Andrzej Wajda

VOTO : 7.
Gestisce con saggezza il duello tra le due forti personalità (e anche gli attori), curando situazioni e dialoghi.
Per il resto è una regia prettamente statica nei movimenti, ma comunque tecnicamente valida nelle poche scene di massa.