Regia di Orson Welles vedi scheda film
Uno dei pochi film che Orson Welles è riuscito a portare a termine e come sempre - per le sue opere - un progetto nato con mille idee ed altrettante difficoltà, realizzato fra inghippi di vario tipo, soprattutto economici (Falstaff è figlio di una piuttosto inedita prodzione svizzero-spagnola). Il regista si ritaglia la parte del protagonista, ma non è solo un vezzo narcisistico (o appunto una necessaria, grossa limitazione nelle spese): questo personaggio è fin troppo simile a Welles stesso, è fondamentalmente un uomo pieno di passione che prende la vita come un divertimento, ma in cambio ottiene quasi solo rifiuti, maldicenze, cattiverie. Fra gli altri interpreti anche Jeanne Moreau, John Gielgud (futuro Oscar 1982 come miglior attore non protagonista in Arturo), Margaret Rutherford (diventata celebre nei panni di Miss Marple), Marina Vlady, Fernando Rey e pure il nostro Walter Chiari, ma gli ultimi due in particine minuscole. Tratto da una lunga serie di opere di Shakespeare (Enrico IV, Enrico V, Enrico VI, Riccardo II e Le allegre comari di Windsor) e sceneggiato dal regista con Raphael Olinshed, Falstaff ebbe origine nella mente di Welles già negli anni '30 ai tempi dei lavori radiofonici. 7/10.
Crapulone e contaballe, il corpulento Falstaff è l'amico di sbornie e battaglie del figlio del re Enrico IV. Quando però l'erede sale al trono come Enrico V, Falstaff si vede disconosciuto.
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