Regia di Bertrand Tavernier vedi scheda film
il quarto film di Tavernier costituisce una delle sue opere meno riuscite. Tuttavia il giudizio complessivo non può dirsi negativo. Il film è realizzato con mestiere e gli attori, anche quelli minori, offrono una buona interpretazione. Il difetto principale forse risiede nel mettere troppa carne al fuoco: da una parte vi è l’aspetto sociologico (la crisi degli alloggi e le sue ripercussioni sulla vita dell’uomo), dall’altra la storia, più di sesso che di amore, che si consuma tra Bernard (Michel Piccoli) e Anne (Christine Pascal). In tutto questo poi si inserisce anche un possibile elemento autobiografico: Bernard interpreta un regista che ha difficoltà a scrivere la sceneggiatura del suo film e che preferisce trasferirsi da solo in un appartamento. Forse Tavernier, dopo il successo dei suoi primi tre film, iniziava ad avvertire una prima crisi professionale? Il caso volle che “I miei vicini sono simpatici” fu uno smacco anche sotto il profilo commerciale da cui si risollevò grazie al successivo “La morte in diretta”, che viene citato nel film stesso. Oltre a Michel Piccoli e Michel Aumont si segnala anche l’interessante prova di Christine Pascal (tra l’altro co - sceneggiatrice), vista già in un ruolo minore ne “L’orologiaio di Saint Paul” (interpretava la compagna del figlio omicida, Liliane Torrini, mentre qui si chiama Anne Torrini), futura regista, destinata ad un triste epilogo: nel 1996 si toglierà la vita. Curiosità: la canzone che scorre lungo i titoli di testa è cantata da Jean Rochefort e Jean Pierre Marielle, grandi attori e amici di Tavernier.
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