Espandi menu
cerca
L'orologiaio di St. Paul

Regia di Bertrand Tavernier vedi scheda film

Recensioni

L'autore

claudio1959

claudio1959

Iscritto dall'8 settembre 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 85
  • Post -
  • Recensioni 1579
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'orologiaio di St. Paul

di claudio1959
8 stelle

Splendido esordio alla regia nel 1974 di Bernard Tavernier, profonda tenera ed umana indagine psicologica tra un padre ed un figlio persi e nel dramma ritrovati.

Philippe Noiret

L'orologiaio di St. Paul (1974): Philippe Noiret

Philippe Noiret

L'orologiaio di St. Paul (1974): Philippe Noiret

Philippe Noiret, Jacques Denis

L'orologiaio di St. Paul (1974): Philippe Noiret, Jacques Denis

Philippe Noiret, Jean Rochefort

L'orologiaio di St. Paul (1974): Philippe Noiret, Jean Rochefort

A Lione nel quartiere di St Paul, vive e lavora Michel Descombes(Philip Noiret), un orologiaio che si divide tra lavoro che ama e gli amici, con i quali fa belle serate a cena, conversando di politica,massimi sistemi, gustando buon cibo ed altro e il figlio Bernard(Sylvain Rougerie) che ha tirato su da solo , dopo la morte della moglie . Un giorno all’improvviso, mentre si accinge ad aprire il suo negozio, il commissario Guibond(Jean Rochefort) gli comunica che il figlio è scappato con una certa Liliane Torrini(Christine Pascal), dopo aver assassinato Razon. Michel attonito e stupito dalla notizia tragica rimane sconvolto ed inebetito, aiutato e supportato però dal commissario che con intelligenza e sensibilità inusuale, per un poliziotto, lo aiuta psicologicamente. Michel si interroga su cosa e dove ha eventualmente sbagliato nell’educazione del figlio, di non aver mai dialogato a sufficienza con lui e si interroga sulla sua responsabilità di padre circa la crisi del figlio. Al processo Bernard si rifiuta di avallare la tesi proposta dal suo avvocato di delitto a sfondo passionale, per non ledere pubblicamente la figura della fidanzata, molestata dal capo fabbrica Razon, preferisce l’interpretazione politica, così facendo Bernard prende 20 anni di condanna penale e la sua ragazza solo 5. Tenerissimo e struggente il finale del film, nel dialogo al parlatorio tra padre e figlio, finalmente riavvicinati. Michel ha riacquistato la completa fiducia dal figlio, questo evento tragico li ha riuniti. Esordio nella regia di Bertrand Tavernier, che sceglie di girare il film interamente a Lione, sua città natale, fotografata in modo mirabile da Jean Francis Gondre, il bel commento musicale di Philippe Sarde, il film interamente sceneggiato dal regista. Alle spalle del film di Tavernier c'è il romanzo di Georges Simenon, L'orologiaio di Everton, dato alle stampe nel 1954. Straordinario Philip Noiret, che caratterizza il suo personaggio in modo realistico e profondamente malinconico, un uomo semplice ed introverso, ma buono e di saldi principi morali , Il grande attore recita tutta la sua parte con gli sguardi che parlano, il suo volto molto espressivo, centrale nel film la scena quando Michel rivede il figlio ammanettato all’aeroporto, sembra un film muto, non parlano, ma i loro sguardi fanno capire l’angoscia che entrambi provano. Tavernier gira un film elegante ed intelligente, solo un grande amante di cinema come lui poteva girare una scena così sensibile ed umanamente toccante che emoziona in modo semplice e puro . Il suo è un cinema di alta qualità e precisione, attento ai dettagli, che fanno la differenza, il ritmo e, sommesso, ma non incide, la visione del film risulta piacevole , non è intaccata dalla lentezza di alcune scene, perché tutto è calibrato alla perfezione, per arrivare al logico finale, che suggella la bellezza stilistica di questo film di genere, ma d’autore, come dimostrerà in seguito il regista con i suoi bei film, che sono patrimonio del pubblico che li ha amati ed ama, un tesoro tramandato ad altre generazioni, che vogliono avvicinarsi alla visione di un cinema di qualità, profondamente malinconico e per questo altamente realistico e vero, i sentimenti evocati da “L’Orologiaio di Saint Paul”, ci toccano nel profondo. L’indagine nell’intimità di un affetto perduto e poi ritrovato nel dramma di un omicidio e reso alla perfezione da Bernard Tavernier. Film visto in dvd DOMOVIDEO ED. SAN PAOLO, copia eccellente che ci fa godere appieno della bellezza di questo piccolo grande film.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati