Regia di Alain Tanner vedi scheda film
Il mio film preferito, quello da cui ho derivato il nickname. Non c’è una vera trama: solo otto personaggi il cui nome inizia per MA, quattro uomini (Max, Mathieu, Marcel, Marco) e quattro donne (Madeleine, Mathilde, Marguerite, Marie), e un breve tratto di strada che percorrono insieme. Una cassiera di supermercato pratica sconti ai clienti poveri, un insegnante di storia cerca di fare controinformazione ai suoi studenti, una segretaria sogna l’India, un attivista politico rimpiange il clima del ’68, una coppia di contadini lavora la terra, un disoccupato li aiuta, sua moglie aspetta un bambino. Ognuno di loro è inserito nella trama della vita quotidiana, ma ognuno cerca a modo suo di costruire un mondo migliore (e lo stacco fra realtà e sogno è reso visibile nel passaggio dal colore al b/n): perché bisogna mantenere i piedi per terra, ma conservando sempre il senso dell’utopia.
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