Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Un ‘opera con la regia teatrale dello stesso Bergman, che ha saputo giocare nelle riprese, senza mai stravolgere lo spettacolo teatrale, perché di tale si tratta. Musica che sappiamo tutti che incanta, anche se qui il testo era in svedese. Colpiscono in particolare, oltre alla strategica regia teatrale, l’ouverture dove la regia ci fa un panorama dei vari volti che assorbono la musica, con espressioni diverse e partecipi, che vanno: dalla serietà, all’estasi, al sorriso infantile, al sogno ad occhi aperti, al divertimento, alla competenza musicale e così via. Come divertono i cinque minuti di attesa fra un atto ed un altro dove vengono messi a fuoco i vari tratti dei cantanti attori che fanno cose diverse e quasi quotidiane, insomma un dietro le quinte che, senza sbavature, ci fa partecipi di uno spettacolo teatrale a cui anche noi partecipiamo. Sappiamo quante idee diverse ci sono sul teatro filmato, ma qui il regista riesce a fare una sintesi ed un’ipotesi interessante che ha dato i suoi frutti
un'opera che incanta per la sua musicalità e non solo
unisce tetratro e cinema nella maniera giusta
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