Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
VOTO 7,5 EMBRIONALE Incrocio tra Cassavetes (per le atmosfere e il soggetto) e lo stile cinematografico più visionario dello Scorsese che verrà (gran montaggio e piani temporali non necessariamente logici). Il regista parla di sé, della sua famiglia dei rapporti sociali nel mondo degli immigrati italiani a New York, rimanendo in bilico tra l'opera sperimentale ed il realismo psicologico del miglior Cassavetes, regalandoci momenti di regia alti. Ineluttabile nella storia è un film senza speranza, dove i momenti felici vengono letteralmente "divorati" da una realtà più crudele di qualunque altra cosa. Ma non è tutto nero nell'universo scorsesiano, l'amicizia forse è l'unica salvezza (il finale), per l'amore invece no, è un sentimento troppo legato ad una visione della donna ancorata alle tradizioni completamente estranee alle nuove evoluzioni della società. Ottimo il montaggio serrato, che permette alla storia di fare salti nel futuro, nel passato e nell'inconscio mantenendo un gran ritmo, perfetto poi l'utilizzo del commento musicale e la prova di tutti gli attori.
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