Regia di Robert Rossen vedi scheda film
Eva primordiale,donna archetipo appartenente alla protostoria o al protoinconscio,demone sotto la pelle,minaccia divoratrice,divinità-femmina folle:tutto questo ed altro ancora indica la figura di Lilith,o più semplicemente l'impossibilità di amare e di utilizzare misura là dove misura non abita.All'opera di Rossen si perdonano volentieri peccati veniali quali il sottofondo estetizzante,la databilità,o quant'altro.A giudizio di chi scrive,una narrazione per immagini sonore perfetta,una tela obliqua circoscritta alla ferita originale,al grido sussurrato dell'ultima sequenza.Beatty mai così(dis)turbato,Seberg mai così brava e (fa)tale e quale a lei stessa.
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