Regia di Jean Renoir vedi scheda film
Tra i molti adattamenti del classico di Stevenson quello di Renoir spicca per il lavoro di emancipazione dai codici dell’horror: attualizzando la definizione di ambienti e tipologie in funzione del realismo, Renoir, senza tradire la fonte letteraria, connota il quotidiano parigino d'inquietudini insinuanti, squilibri dissociativi e paranoie borghesi, impostando le condizioni repressive delle istituzioni sociali. La tensione monta al minuto, sebbene, nel complesso, il film possa apparire troppo lungo (un’abitudine francese…). Superlativa e straniante l’interpretazione del dinoccolato Barrault.
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