Regia di Eddie Lateste, Peyo vedi scheda film
In un reame medioevale vivono un re con i suoi cortigiani. Tra questi vi sono il cavaliere John e il suo scudiero amico Solfamì. Quest'ultimo è appassionato di musica ma pessimo suonatore. Un giorno un mercante di passaggio perde un flauto che (dopo che il re inizialmente voleva distruggerlo) finisce nelle mani di Solfamì che comincia a suonarlo. Sorpresa! Il ragazzo è diventato suonatore provetto! Ma questa non è l'unica magia, la musica che esce dallo strumento è fatata e fa danzare, automaticamente, chi l'ascolta. Per poi far addormentare gli stessi se l'ascoltano per un lungo tempo. Che mistero c'è sotto? E, soprattutto, cosa c'entrano i Puffi?
Curioso e ben realizzato (sia come narrazione che come disegno) è il secondo (ma primo per il cinema!) lungometraggio dedicato ai Puffi (il primo è il televisivo LE AVVENTURE DEI PUFFI del 1965) ed è tratto da un romanzo a fumetti che Pejo (nome d'arte di Pierre Culliford), celebre creatore degli ometti blu, aveva realizzato nel 1960 con i protagonisti delle sue serie a fumetti "John & Solfamì", creata nel 1952, e "I Puffi", creata nel 1959 dopo un passato come personaggi secondari nell'altro fumetto, e diventata serie di animazione, inizialmente in bianco & nero, nello stesso anno e a colori nel 1981 (con l'acquisto dei diritti da parte di Hanna & Barbera). Girato nel 1976, in Italia è arrivato nel 1981 (con un primo doppiaggio) per poi essere riprogrammato nel 1983 (con un nuovo doppiaggio).
Anni fa (soprattutto nel corso degli anni '80) veniva trasmesso in televisione, sotto le feste natalizie da Italia 1 Mediaset, quasi tutti gli anni. Per molto tempo diventato invisibile è stato stampato in dvd nel 2009, su etichetta Cinehollywood, per poi finire fuori catalogo, nel 2013 programmato di nuovo in tv (sul canale Cartoonia) dopo anni per poi tornare, in seguito, nel dimenticatoio televisivo e dell'home video.
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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