Regia di Jean Renoir vedi scheda film
Vicissitudini sentimentali del cavapietre italiano Toni, emigrato in Francia: sposa la matura padrona di casa, però ama un ragazza che ha dovuto sposare il suo violentatore; in seguito lei vorrebbe liberarsi del marito prepotente, ma (sorpresa) non sarà Toni a beneficiarne: la donna ha già un amante con cui progetta la fuga. Finale inesorabilmente tragico. Renoir firma un melodramma proletario cupo e sanguigno, sospeso fra indagine delle pulsioni elementari della povera gente e senso di fatalità incombente. Un prodotto ibrido, imperfetto ma interessante, che anticipa la tendenza popolare del cinema francese nella seconda metà degli anni ’30 (es. La bella brigata di Duvivier, o Alba tragica di Carné).
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