Regia di Jean Renoir vedi scheda film
“Je tenais à ce que mes acteurs soient des acteurs qui jouent comme au théâtre. J’ai un petit morceau de Lucie de Lammermoor qui est chanté comme on le chantait à l’époque. Les acteurs sont face au public, évitant de se regarder, la déclaration de l’amoureux à la jeune femme est faite, non pas à l’amoureuse, mais au public”. Sempre, in Renoir, il gusto del teatro. Non mi è piaciuta la recitazione di lei, forse imposta da Renoir, generalmente spenta e a volte troppo enfatica nei gesti, ma mi è piaciuta alla fine, quando passa il cieco che canta, come già prima dopo una sua notte d’amore con un amante: episodio molto bello, felicemente ripreso mentre lei sta morendo e si alza spiritata e poi ride ricordando il cieco.
Attenzione ai resoconti: alcuni riassumono il libro anziché il film, che evidentemente non hanno visto.
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