Nella provincia francese di metà Ottocento, la giovane Emma sposa il medico Charles Bovary: ma ben presto, delusa dal piatto ménage matrimoniale, si rifugia nell'adulterio. Abbandonata e oberata dai debiti, si avvelena.
Note
Volutamente grigio e monotono "come la vita", una versione un po' "ingessata" del celeberrimo romanzo.
Questa di Renoir a me pare una buona interpretazione del romanzo di Flaubert, con qualche eccesso di teatralità nella recitazione, segnatamente della protagonista (Valentine Tessier), come mi sembra dimostrare in maniera lampante la scena, emblematica, nella quale Emma chiede vanamente aiuto al parroco, che dichiara di avere il compito di curare le anime, ma pensa che qualsiasi malessere… leggi tutto
Il percorso che si apre oggi è, ancora una volta, l'effetto collaterale di un libro, quel "Madame Bovary" che fu probabilmente il romanzo più importante di Gustave Flaubert. Uscito a puntate, a…
Questa di Renoir a me pare una buona interpretazione del romanzo di Flaubert, con qualche eccesso di teatralità nella recitazione, segnatamente della protagonista (Valentine Tessier), come mi sembra dimostrare in maniera lampante la scena, emblematica, nella quale Emma chiede vanamente aiuto al parroco, che dichiara di avere il compito di curare le anime, ma pensa che qualsiasi malessere…
Renoir incontra Flaubert. Trasposizione piuttosto fedele del romanzo di metà ottocento, all'alba del cinema sonoro da parte di un grande regista francese. Forse per eccessivo rispetto, Renoir non osa più di tanto, ma meglio così: quando si va a toccare un testo ormai divenuto classico è bene adattarsi ad esso e non viceversa. Belle le scene, buoni gli interpreti, ma…
“Je tenais à ce que mes acteurs soient des acteurs qui jouent comme au théâtre. J’ai un petit morceau de Lucie de Lammermoor qui est chanté comme on le chantait à l’époque. Les acteurs sont face au public, évitant de se regarder, la déclaration de l’amoureux à la jeune femme est faite, non pas à…
Della sua versione della flaubertiana Madame Bovary, Jean Renoir disse che era noiosa. D’altronde il produttore scorciò le sue originali tre ore e dieci a minuti a poco più di un’ora e quaranta – praticamente l’ha massacrato. Probabilmente non vedrò mai l’originale; e non potrò mai constatare se veramente quell’edizione lunga era…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (1) vedi tutti
Dal confronto Renoir-Flaubert ci si poteva aspettare un'opera geniale, invece è solo un'illustrazione corretta e piatta.
commento di fornarolo