Regia di Jean Renoir vedi scheda film
"La chienne" è il primo film sonoro di Jean Renoir, è un gioiellino assai poco conosciuto da noi ai nostri giorni, che merita una piena riscoperta e rivalutazione. Si tratta di una tragicommedia molto fatalista, che anticipa a mio parere sia il film Noir americano del dopoguerra (non a caso sarà rifatto ad Hollywood da Fritz Lang con "La strada scarlatta"), sia il cinema del cosiddetto Realismo poetico di Carne' di qualche anno successivo.
Michel Simon interpreta un modesto cassiere che, stufo di una routine coniugale asfissiante, si illude ingenuamente di potersi rifare una vita con una prostituta che in realtà lo inganna per spillare soldi che vuole godersi con il suo protettore, il losco Dede', anche se molte cose andranno diversamente dal previsto.
Il film ha una sceneggiatura che riesce a sbozzare con pochi, ma efficaci tratti i personaggi, si avvale di un'atmosfera cupa, a tratti minacciosa, ma è notevole anche per come mischia tragedia e commedia, senza alcun moralismo e con un'amarezza che viene anticipata nel breve prologo da teatro dei burattini all'inizio.
Michel Simon è a dir poco perfetto nel personaggio, caratterizzato con acume come un perdente smanioso di una via di fuga, ma una menzione d'onore va anche alla sexy e azzeccatissima bionda fatale Janie Marese, purtroppo morta in un incidente d'auto poco dopo la fine delle riprese, nonché il suo partner Georges Flamant, molto estroverso come Dede', che era alla guida della macchina nel citato incidente.
Magistrale nell'ambientazione parigina, in molti dialoghi e nella secchezza della regia, è forse il primo capolavoro del regista (non ho mai visto i suoi film muti), apre possibilità inedite al cinema francese dell'epoca e nel suo genere resta un'opera da antologia, di un pessimismo radicale.
Voto 9/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta