Trama
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Regia di Jean Renoir
Con Nora Swinburne, Esmond Knight, Arthur Shields, Patricia Walters Vedi cast completo
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Nel 1951 Jean Renoir (Montmartre 1894 – Beverly Hills 1979), nostalgico "narratore di storie con la cinepresa", inquieto regista... "Il cinema non è che un eterno ricominciare" ma uomo felice... "perché ho girato dei film che ho desiderato girare", dopo il non esaltante ‘periodo americano’, spinto dall’entusiasmo del produttore Kenneth McEldowney… leggi tutto
Il fiume come metafora della vita: grande idea (come potenzialità a livello di riflessione per immagini) ed immenso limite di questo film, che si fa contemporaneamente involuto ed oscuro sotto il profilo narrativo. Renoir sceglie il colore anche se siamo solo nel 1951: la natura, elemento preponderante in questo Fiume, necessita di essere espressa in tutta la sua freschezza,… leggi tutto
"Il fiume" è il primo film a colori di Jean Renoir, girato in India subito dopo il suo ultimo film americano: si tratta di un'opera densa, ricca di motivi, che col passare degli anni ha attirato l'attenzione di cinefili esigenti, primo fra tutti Martin Scorsese che lo ha sempre adorato. Un'opera dalle valenze scopertamente filosofiche, che mira alla riconciliazione dell'individuo con la…
leggi tuttoSi parla sempre del Mereghetti, del Morandini e del Farinotti, ma stranamente in questo forum nessuno -per quel che ne so- ha mai aperto una discussione sulla GUIDA AI FILM di LEONARD MALTIN (che in…
leggi tutto«E il fiume che scorre e tutte le cose del mondo... Corre il fiume e ruota il mondo. Albe e tramonti, notti e meriggi, e il sole che arde e il vento, la luna, le stelle... Muore il giorno e la fine ha inizio.» (Poesia scritta da Harriet) Il fiume è eterno scorrere, come una ruota che gira di continuo nel suo moto incessante e simbolo più puro e…
leggi tuttoMancanti: - Nijûshi no hitomi (1954) - It Always Rains on Sunday (1947) - Went the Day Well? (1942) - Me and My Gal (1932) - Gardiens de phare (1929) - The Blue Bird (1918)
leggi tuttoCome continuare a vivere con una gamba di legno, dopo aver perso un figlio, quando l'amore non è corrisposto, senza una identità? Te lo insegnano i ragazzi che sanno cosa è realmente importante, te lo insegna il fiume che da sempre segue con pazienza la sua strada, te lo insegna la saggezza dell'Oriente che contempla, accetta e ringrazia perché tanto il destino,…
leggi tuttoNel 1951 Jean Renoir (Montmartre 1894 – Beverly Hills 1979), nostalgico "narratore di storie con la cinepresa", inquieto regista... "Il cinema non è che un eterno ricominciare" ma uomo felice... "perché ho girato dei film che ho desiderato girare", dopo il non esaltante ‘periodo americano’, spinto dall’entusiasmo del produttore Kenneth McEldowney…
leggi tuttoIl fiume è considerato, per Renoir, la terapia contro le tossine accumulate durante l'esperienza cinematografica americana. Andando a girare lungo il Gange, il regista francese propone un ritorno a ritmi più naturali rispetto a quelli imposti dall'industria hollywoodiana, ritmi legati allo scorrere lento del fiume, alla legge, talvolta crudele, della Natura (che prevede,…
leggi tuttoA chi non va, la salti pure o la faccia cancellare, non mi offendo. I seguenti film, di eminenti registi italiani e d'oltralpe, rappresentano il medesimo momento di svolta creativa nella…
leggi tuttoIl fiume come metafora della vita: grande idea (come potenzialità a livello di riflessione per immagini) ed immenso limite di questo film, che si fa contemporaneamente involuto ed oscuro sotto il profilo narrativo. Renoir sceglie il colore anche se siamo solo nel 1951: la natura, elemento preponderante in questo Fiume, necessita di essere espressa in tutta la sua freschezza,…
leggi tuttoChi ci abita vicino li conosce, ci parla. E sa che sono vivi non solo perché sono in continuo movimento alla ricerca del mare. Per questo alle volte il fiume non è scenario: in certi film la sua natura è forte e…
leggi tuttoSenza il cinema, la vita sarebbe uno solenne porcheria (citazione da "Mezzogiorno e mezzo di fuoco"). Siete d'accordo, spero!
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Commenti (2) vedi tutti
Un film documentario dove si parla d'amore e di incontri sentimentali su uno sfondo dell'India di tutto rispetto. Forse visto oggi solo un po' datato.
commento di ezioIl fiume (Le Fleuve /The River) è un raro film sincero. Nato da una vena felice ha poi beneficiato della somma di tante componenti genuine che hanno contribuito all’affascinante risultato finale. A partire dalla sceneggiatura, della stessa Rumer Godden e di Jean Renoir, chi meglio della scrittrice e del regista potevano elaborarla?
leggi la recensione completa di marco bi