La recensione su Il grande inquisitore

"The Witchfinder General"("Il grande inquisitore")
diretto nel 1968 da Michael Reeves,devo dire che mi è piaciuto.

La storia si svolge nel 1645,e racconta che
al tempo della guerra civile tra i realisti e
i seguaci di Cromwell,il Grande Inquisitore
Matteo Hopkins e il suo aiutante John Stearne
vanno per le strade dell'Inghilterra orientale
a caccia di streghe e di "papisti" ma in realtà
cercando però soltanto la soddisfazione di
istinti perversi.

Quando vengono chiamati a Brandestone,nel Suffolk,
da alcuni cittadini che accusano il reverendo
John Lowes di aver venduto l' anima al demonio,
Matteo fa impiccare il sacerdote e approfitta
di sua nipote Sara.

Però Richard Marshall,
fidanzato della donna e soldato
nell'esercito di Cromwell,dopo aver saputo
la vicenda da Sara giura vendetta.

Il Film è una Produzione Inglese ed è
tratto dal libro di Ronald Bassett
ispirato dal poema di Edgar Allan Poe:
"The Conqueror Worm" e appena comincia
si respira aria di Serie B,ma quella
fatta e scritta bene,e in cabina di
regia figura Michael Reeves,
che con la sua creatività e scelte
registiche azzeccate riesce a coprire
i limiti del Budget risicato.

Poi fa bene a puntare sulla bravura
del protagonista assoluto Vincent
Prince nel ruolo del grande inquisitore,
che è straordinario in uno delle parti
migliori e cattive che mai ha interpretato,
perché è un personaggio viscido,spietato che
non batte occhio per uccidere e accecato
dalla religione pensando che è un Dio,
e contempo anche furbo perché per questa
sua missione la utilizza per soddisfare
le sue perversioni.

Il regista è bravo anche a mischiare
le carte perché,con una buona
ricostruzione d' epoca e un atmosfera
inquietante grazie alla Fotografia
di John Conquillon e le musiche
di Paul Ferris,parte facendoci entrare
in quel periodo dove le presunte
streghe venivano ammazzate e bruciate,
e dove l' inquisitore tortura la gente
con i suoi prodi,per poi cambiare
perché dopo che Sara comunica al
suo fidanzato che è un soldato
gli giura vendetta,e riesce a coinvolgere
per questo.

Però una cosa che mi è sembrato eccessivo
e che Reeves faceva troppe zoomate avanti
e indietro,ma nel complesso ha saputo
dirigere e utilizzando la macchina
da presa in modo molto efficace.

Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove figurano:

Jan Ogilvy-Rupert Davies-Hilary Heath-Robert Russel-
Nicky Henson-Tony Selby-Peter Thommas-John Treneman-
Patrick Wymark-Bernard Kay-Maggie Kimberley-Michael Beint-
Bill Maxwell e Beaufoy Milton.

In conclusione un buon Film,
dove il regista con buone scelte
registiche e non andando sul sottile
descrivendoci quell'epoca di violenza
e torture e riesce a coinvolgere
a dovere,anche se siamo in pieno
B Movie e in parte si vede perché
riesce a coprirle per le sue capacità
e puntando sulle cose giuste,
cade in un finale freddoloso
perché forse avevano finito
i soldi,ma il buono ormai
è fatto.

Il mio voto: 7.