Regia di Michael Reeves vedi scheda film
Considerato unitamente il capolavoro di Reeves, è un film barbaro ma rigido, infestato da un livore provocatorio volto a illustrare il puritanesimo come esercizio di potere e male assoluto. Il cast funziona ma non brilla, mentre la fotografia di John Coquillon restituisce al racconto la naturale e ariosa bellezza della campagna inglese. Gran finale, allucinato e delirante.
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