Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Saviano, Monicelli e Eastwood da una parte, Binetti, Giovanardi e Ratzinger dall'altra. Da una parte affrontare il problema come scelta individuale e dall'altra la volontà di imporre una scelta ideologica, dogmatica. Da una parte esperienze di vita, vissute o raccontate, dall'altro imporre la vita in qualsiasi forma anche contro la volontà di non voler vivere una vita indegna. Questo pensavo dopo il programma di Fazio, l'ultimo atto tragico e coraggioso del regista toscano e il film del nostro e volevo mandare un cordiale vaffanculo alla Binetti e a tutti quelli del movimento pro-life che ci vogliono togliere l'unica libertà che ancora abbiamo: il tempo., il nostro tempo. La possibilità di decidere individualmente e liberamente quando farla finita, affrontando il problema quando si presenta e non polemizzando politicamente di fronte ad un artista morto.
La grandezza del film sta anche nel'affrontare il problema in modo pragmatico, non senza sofferenze ma rispettando le ultime volonta della ragazza. Eastwood per la gravità della cosa, piange per la prima volta sullo schermo, è debole, gli vuole bene come una figlia, visto che la figlia vera non legge nemmeno le sue lettere e visto che anche lei è "sola" al mondo. Maggie sa però di aver avuto una possibilità e che il percorso da spazzatura umana a campionessa non può essere fatto al contrario senza che i ricordi svaniscano insieme alla lucidità del cervello. Il vecchio Clint sa sempre quello che deve fare, lo fà e poi sparisce senza cercare commiserazioni.
Allora voi da che parte state?
solida e essenziale
si defila e si commuove come mai prima.
ha voluto la parte e stata la scelta giusta.
voce fuori campo e spalla perfetta per clint.
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